di Carlo Baroni
L’ex Continental, oggi Vitesco Technologies, società che opera nelle tecnologie di elettrificazione nel settore automotive, entra nel gruppo Punch, multinazionale belga specializzata in trasmissioni e sistemi di propulsione. Un altro passaggio che apre ulteriori scenari. L’operazione – si apprende – sarà conclusa entro la fine del 2023. Le due società uniranno le competenze per promuovere l’innovazione nel settore automobilistico e far fronte alle sfide poste dalla nuova mobilità e dalla transizione energetica. L’integrazione dei due stabilimenti Vitesco di Fauglia e San Piero a Grado, dove lavorano 900 persone, e di un ufficio commerciale a Torino - spiega una nota - "rappresenta una pietra miliare nella strategia di crescita del Gruppo Punch che intende diventare leader nel mercato dei motori a combustione interna a emissioni zero, con attenzione ai combustibili alternativi e dell’idrogeno".
"Vitesco Technologies Italy è una tappa fondamentale nella strategia di Punch perché consentirà al gruppo di espandere la verticalizzazione nello sviluppo di tutti quei componenti necessari per produrre la prossima generazione di motori a combustione interna", afferma Guido Dumarey, fondatore e presidente del gruppo Punch. "Le straordinarie competenze dei due siti sono complementari alle nostre e daranno impulso all’esecuzione della nostra strategia", aggiunge Pierpaolo Antonioli, cto del gruppo Punch e Ceo delle società italiane del gruppo. "Questo passaggio rappresenta una situazione vantaggiosa per entrambe le società. Vitesco Technologies Group potrà concentrarsi sul futuro della mobilità elettrica. Grazie a questa acquisizione, le attività di ricerca e produzione verranno mantenute nel nostro territorio", sottolinea l’amministratore delegato Riccardo Toncelli. Il gruppo Punch ha 1.700 dipendenti in 5 sedi in Europa e Asia, con un fatturato annuo di oltre 600 milioni di euro. Le prime reazioni sul territorio?
"L’acquisizione da parte della Punch group, società belga, degli stabilimenti Vitesco di Fauglia e San Piero a Grado, è una notizia positiva, perché ritengo si possano aprire prospettive nuove di sviluppo per questo settore della componentistica, abbinandola all’innovazione e alla ricerca. Il passaggio avverrà all’insegna della sostenibilità ambientale dei prodotti e della riduzione dei consumi e delle emissioni – dice il sindaco di Fauglia Alberto Lenzi –. Sembra così superata la fase critica della riconversione che, dal 2019, ha visto impegnata in prima linea, insieme al management aziendale e ai lavoratori, l’amministrazione comunale , sostenuta fortemente dalla Regione Toscana, anch’essa preoccupata per il futuro produttivo dei due siti industriali.