Presiede da indagata il distretto conciario. La sindaca non arretra e diventa un caso

Santa Croce, la prima cittadina convoca il Comitato d’Area. Ma per gli inquirenti era "l’anello di congiunzione tra politica e imprenditori"

Giulia Deidda (foto Germogli)

Giulia Deidda (foto Germogli)

Santa Croce sull'Arno (Pisa), 27 maggio 2021 - Il distretto conciario in seduta plenaria: sul tavolo l’inchiesta Keu della Procura di Firenze su traffico illecito di rifiuti e corruzione, e la crisi pesante del comparto tra ordinativi a picco, richiesta di cassa integrazione alle stelle e il rischio che dopo il 30 giugno si assista al taglio di 1400 posti di lavoro. Il Comitato D’Area, nome tecnico di quello che viene chiamato il Tavolo di Distretto, si riunisce domani – quando anche l’Associazione Conciatori, travolta dallo scandalo, avrà eletto i nuovi vertici – ed a presiedere la seduta, salvo diverse comunicazioni, sarà la sindaca di Santa Croce sull'ArnoGiulia Deidda, finita tra i 19 indagati, a vario titolo, e che ha deciso di restare al suo posto in municipio. E quindi anche al timone del Tavolo, visto che è a lei che i sindacati nei giorni scorsi hanno formalizzato la richiesta di convocazione in via d’urgenza. La stessa sindaca che, per gli inquirenti, sarebbe stata l’anello di congiunzione tra la politica e gli imprenditori che avevano messo in piedi un sodalizio criminoso: avrebbe tentato di condizionare l’operato del dirigente della Regione "scomodo" per i conciatori, facendo pressioni e agendo anche in prima persona sui vertici politici ed amministrativi perché venisse rimosso o indotto a modificare i suoi orientamenti.

Lei, insieme ad altri, stando alle accuse, avrebbe promesso, a Ledo Gori che sarebbe stato riconfermato capo di gabinetto in cambio della sua incondizionata disponibilità ad assecondare le richieste del sodalizio in materia ambientale. Lei, inoltre, che, dalle intercettazioni con il presidente del depuratore Aquarno Lorenzo Mancini (anche lui indagato), è emerso, sarebbe stata informata della criticità del Keu che finiva nei sottofondi stradali. La sindaca tirerà dritto anche in questo caso, o farà scelte diverse? "Vediamo se viene, cosa dice e cosa decide di fare – sottolinea Tania Benvenuti, coordinatrice Cgil Zona del Cuoio –. Del resto è solo un’indagata, non è stata colpita neppure da misura cautelare. Se dovesse decidere di autosospendersi, sarà un atto di rispetto nei confronti dei membri del tavolo consentendo loro di parlare più liberamente. Credo che sarebbe più libera anche lei".

"Il tavolo è partecipato da tutti gli attori del distretto, sindaci, sindacati, parti datoriali – aggiunge Benvenuti – e noi riteniamo questa riunione importante: nel territorio, oltre alla crisi pandemica, si sta registrando un calo degli ordinativi, siamo fortemente preoccupati per la tenuta occupazionale e sociale. Abbiamo chiesto anche la partecipazione di esponenti della Regione alla luce delle recenti vicende legate alle indagini sullo smaltimento dei fanghi". Ma la politica che ne pensa? Il Pd ha fatto quadrato attorno alla sindaca dal primo istante. Il primo cittadino di San Miniato Simone Giglioli dice: "Nesun imbarazzo, ci mancherebbe, ha continuato a fare il sindaco e quindi è lei che presiede. In queste settimane i sindaci del Comprensorio hanno continuato a fare riunioni ed a confrontarsi su tante tematiche, anche sul distretto: Deidda è stata sempre presente".

E anche il sindaco di Castelfranco, Gabriele Toti, è allineato: "La convocazione avviene da parte del sindaco di Santa Croce che sta ancora continuando a svolgere il proprio ruolo frutto di un mandato elettivo – spiega –. Se poi dovessero esserci altre valutazioni, sono rimesse alla sua sensibilità personale". Chi sta all’opposizione non la pensa così. Manola Guazzini, una vita a sinistra, già assessore provinciale e comunale, un passaggio "critico" nel Pd e ora in municipio a San Miniato con una lista civica dice: "Al posto di Deidda mi sarei autosospesa da sindaco e da tutti gli incarichi; lei invece ha deciso di restare. Ma i suoi silenzi assordanti dimostrano una certa difficoltà". Marco Rusconi (Fdl) non ha dubbi: "Assurdo che la sindaca presieda un tavolo in cui si parla di un’inchiesta dove lei stessa è indagata; abbia almeno il garbo di passare ad un’altra persona la presidenza del tavolo".