Deidda va avanti sicura: "Io non mollo"

La prima cittadina di Santa Croce: "Sono a disposizione degli inquirenti". E la maggioranza fa quadrato: "Ha la nostra solidarietà"

La sindaca di Santa Croce Giulia Deidda

La sindaca di Santa Croce Giulia Deidda

di Gabriele Nuti

Il giorno dopo. Il portone del Comune è sempre chiuso come il giorno prima. Ma il motivo non è riconducibile all’inchiesta della Dda di Firenze, ma al Covid. Santa Croce, come gli altri Comuni del comprensorio del Cuoio, è ancora in zona rossa e tra le restrizioni c’è anche la chiusura degli uffici pubblici che sono accessibili solo su appuntamento. Lavoro apparentemente normale al depuratore Aquarno e all’Associazione conciatori, i cui vertici sono investiti dall’inchiesta.

In giro, tra il centro storico e piazza del Popolo, c’è pochissima gente. La voglia di parlare di tutti è pochissima anche perché l’inchiesta giudiziaria rischia veramente di mandare all’aria tutto il sistema (quello sano) del Distretto delle concerie che a Santa Croce ha il suo epicentro. Se le firme della moda voltano le spalle alle concerie del Distretto sarà uno stillicidio di posti di lavoro. Altro che allarme sociale per la pandemia da Covid.

Ha parlato, anzi scritto un post su Facebook, la sindaca Giulia Deidda che annuncia di rimanere al suo posto fiduciosa nell’operato della magistratura. "Lo avrete letto sui giornali ieri pomeriggio o stamattina (ieri mattina, ndr) – le parole della sindaca di Santa Croce – Sono iscritta nel registro degli indagati all’interno delle indagini della Dda di Firenze. Mi sono messa pienamente a disposizione degli inquirenti. Attendo con tranquillità l’avanzamento delle indagini e nutro piena fiducia nell’operato della Magistratura.

Spero che i tempi della giustizia siano veloci. Non è sospesa la mia attività di sindaca. Continuo a lavorare per Santa Croce sull’Arno".

E il giorno dopo ha parlato anche il Partito Democratico che guida la maggioranza, il partito di cui Giulia Deidda è stata la prima segretaria comunale a Santa Croce eletta nel febbraio del 2008. "Il Pd di Santa Croce, alla luce delle ultime notizie legate alle indagini in corso, rimane attento a tutti i possibili sviluppi dei presunti addebiti degli inquirenti – si legge nella nota emessa ieri alle 11,30 dalla segretaria comunale e capogruppo Ivetta Parentini – La prudenza in questi casi non è mai troppa, le indagini da parte della magistratura sono in fase preliminare ed

ancora tutte da svolgersi per comprendere le dimensioni reali del caso. Per quanto ad ora noto, il Pd nella sua interezza e con fermezza fa sentire la propria vicinanza e solidarietà alla sindaca Giulia Deidda, convinti della propria estraneità ai fatti riportati sulla stampa, altresì il nostro sostegno morale e vicinanza va al consigliere regionale Andrea Pieroni". Un comunicato piuttosto di prassi e allineato alla consuetudine del partito ora guidato da Enrico Letto. Ma con alcuni passaggi non scontati come "... rimane attento a tutti i possibili sviluppi..." e quel "...per quanto ad ora noto...".

"La storia del comparto conciario comprensoriale e nello specifico Santa Croce si è sempre distinta per la legalità e la continua ricerca e innovazione per rimanere competitivi nei mercati nazionali e internazionali – conclude la nota del Pd – Tutta la maggioranza e il gruppo consigliare rinnovano la propria vicinanza alla sindaca Deidda, convinti e speranzosi di una celere soluzione e chiarimento di questa vicenda". Della maggioranza, lo ricordiamo, fanno parte anche Italia Viva, Sinistra Santa Croce e Partito Socialista.