CARLO BARONI
Cronaca

Maxi furti alla Lidl, sparita merce per oltre 170mila euro: il caso torna in tribunale

Scatta nuova querela e il caso torna dal giudice dopo un difetto burocratico. Udienza davanti al gup: il pm ha revocato la richiesta di archiviazione

L’esterno di un supermercato Lidl in una foto d’archivio

L’esterno di un supermercato Lidl in una foto d’archivio

Pontedera, 8 maggio 2024 – Una sentenza di non luogo a procedere per difetto di querela, nel 2023, aveva evitato il processo a quattro imputati accusati di essere gli autori di almeno due furti. Ma la parte offesa non ha mollato l’osso determinata ad arrivare alla verità chiunque possa essere stato il responsabile. Il caso è arrivato ieri, di nuovo, in tribunale a Pisa, davanti ad un altro giudice per l’udienza preliminare. La vicenda è quella dei maxifurti commessi alla fine del 2015 al magazzino della Lidl nella zona industriale di Pontedera. Un anno fa il tribunale di Pisa fu costretto ad accertare che i quattro finiti a giudizio per furto aggravato in concorso non dovevano essere processati. Fu il giudice onorario Paola Giovannelli, accogliendo le eccezioni degli avvocati Gabriele Dell’Unto e Alessandro Catarsi difensori degli imputati, a pronunciare, appunto, una sentenza di non doversi procedere proprio per difetto di querela. Ma cos’era successo? In buona sostanza – da quanto abbiamo appreso – chi aveva firmato la denuncia, allora, non aveva titolo per farlo o almeno non aveva la procura per procedere.

E dunque , nonostante il tempo trascorso, il processo ai quattro fu costretto a finire lì. E si trattava di un processo che già aveva impiegato cinque anni per arrivare all’udienza preliminare che fu celebrata nel 2020 e all’esito della quale quale i sospettati vennero rinviati a giudizio. I fatti al centro del processo erano di un certo significato. Non si trattava di piccoli episodi. In un caso il bottino fu di circa 100mila euro, nel secondo 70mila. Dagli accertamenti che seguirono i fatti, emerse che nella refurtiva c’erano importanti quantità di generi alimentari rubati e fatti sparire dopo averli caricato sui camion. Si trattava di decine di pancali che si erano volatilizzati con i ladri la cui identità non è mai stata accertata.

La Lidl ha proceduto con una nuova querela. Ma il pubblico ministero, in questo caso, aveva chiesto l’archiviazione. Da qui l’opposizione all’archiviazione presentata dal legale che assiste la catena di grande distribuzione. Ieri era il giorno dell’udienza in tribunale proprio per discutere l’opposizione all’archiviazione. In udienza la pubblica accusa ha deciso di revocare la richiesta di archiviazione aprendo quindi la strada ad ulteriori sviluppi. Il giudice Susanna Messina – da quanto è emerso – si è riservato la decisione che potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Davanti al lei – con questa mossa della procura – cessa la materia del contendere e quindi potrebbe disporre di rimettere gli atti al pubblico ministero per le ulteriori determinazioni che intenderà prendere.