CARLO BARONI
Cronaca

La Fi-Pi-Li e i suoi drammi: “Un girone infernale e per giunta a pagamento”

Con le risorse la Regione punta a fare anche la terza corsia a Pontedera. L’affondo di Assotir: “I soldi non basteranno mai, solo altri danni al sistema”

La Fi-Pi-Li e i suoi drammi: “Un girone infernale e per giunta a pagamento”

Pontedera, 24 gennaio 2024 – Con l’introduzione del pedaggio per i mezzi pesanti si prevedono entrate per 14-15 milioni di euro l’anno da aggiungere ai circa 7,5 milioni di introiti da autovelox. Altri soldi arriveranno, secondo la Regione, con l’installazione di impianti pubblicitari, e dai canoni relativi alle aree di servizio consentendo investimenti per 90 milioni di euro. Così si potrebbero iniziare a curare i malanni della "veloce". E fra le prime cure, almeno nelle intenzioni, c’è terza corsia: i primi tratti saranno tra Pontedera e la biforcazione verso Pisa e Livorno e in quello tra il casello autostradale di Firenze Scandicci e l’uscita verso Lastra a Signa. Ma secondo il mondo del trasporto siamo davanti ad un libro dei sogni da retrogusto amarissimo. Assotir non lesina critiche. "Finora non sono state ascoltate le ragioni portate da Assotir sulla iniquità del pedaggio selettivo – dice Maurizio Bandecchi di Assotir Toscana – , sulla esiguità delle risorse che ci si aspetta di raccogliere e sulla insufficienza di tali risorse per poter pensare di finanziare dei lavori di vero e compiuto adeguamento della superstrada verso standard autostradali, ovvero le uniche condizioni che potrebbero giustificare una forma di pedaggiamento e solo dopo averle realizzate".

La Fi-Pi-Li, direttrice che unisce Firenze al amre, è strategica per il mondo produttivo. "Attraversa" aree importanti. Per restare nella nostra zona basa ricorda il distretto del cuoio, delle pelle e della calzatura di Santa Corce; il mondo della metalmeccanica di Pontedera, l’area di Lavoria. I rischi delle scelte della Regione? " Si mette un pedaggio che è di fatto una zavorra sul tutto il nostro sistema produttivo e manifatturiero, sul sistema distributivo e commerciale locale – aggiunge Bandecchi –. Pretendere una forma pagamento prima di avere un servizio di carattere autostradale (corsia di emergenza, piazzole di sosta, interventi per migliorare la sicurezza attiva e passiva, etc) è una pretesa che cozza contro il buon senso e probabilmente anche contro la normativa vigente che una sola legge regionale difficilmente potrà superare, e contro la quale ci batteremo in tutte le sedi. Si può pagare per un servizio che c’è: cioè per una strada sicura (con corsie adeguate, corsia di emergenza, piazzole di sosta e di rifornimento, al pari di una autostrada), ma certo non per un servizio che non c’è e chi sa quando mai ci sarà".

Intanto la Regione sta cercando di mettere le gambe a Toscana Strade, locietà in house che dovrebbe occuparsi di curare la manutenzione ordinaria straordinaria e soprattutto attuare gli investimenti di cui la Fi-Pi-Li ha estremo bisogno. Mentre la strada resta malmessa, fra buche, cantieri, restringimenti, incidenti e code infernali nei cui gironi restano intrappolati i "Dannati" che la percorrono.