FiPiLi, il futuro per la sicurezza: “Pedaggio? Serve il bollino per pagamenti differenziati”

Il presidente di Cna Cioni contrario all’idea che siano solo i camion a contribuire: “Quando la strada sarà sistemata, il contrassegno da attaccare al vetro è la soluzione migliore”

Firenze, 23 gennaio 2024 – “Per la Regione, o si paga o si prega", dice Giacomo Cioni, presidente di Cna Firenze Metropolitana. Si sta parlando della Fi-Pi-Li, la direttrice che collega Firenze al mare che è uno slalom tra buche, strettoie, cantieri e incidenti. Un imbuto. L’ultima prova che le cose stanno così c’è stata sabato scorso per un incidente fra camion – tra gli svincoli di Lavoria (Pisa) e Vicarello (Livorno) – che ha bloccato tutto per tre ore, con centinaia di automobilisti sequestrati nelle code e con la viabilità secondaria "collassata" come sempre.

In tutto questo si parla di pedaggio "selettivo", riservato ai mezzi pesanti e che, nei piani della Regione, porterà risorse per 14-15 milioni di euro l’anno da aggiungere agli introiti da autovelox: soldi con i quali si vorrebbe mettere mano ai malanni storici della Fi-Pi-Li.

Un pedaggio che è però un "boccone" indigesto per il settore dei trasporti. "Se ci sarà da pagare – attacca Cioni – allora paghino tutti. Non si capisce la ragione perché debbano farlo solo i mezzi pesanti: c’è chi va al lavoro con l’auto, chi con il furgoncino e chi con un tir. E l’unico modo perché paghino tutti è la vignetta autostradale, il contrassegno adesivo di pagamento del pedaggio nelle autostrade e nelle superstrade che è in vigore in alcuni Paesi europei. Come in Svizzera". Un bollino che consente pagamenti differenziati, in base al mezzo e al periodo di tempo per cui si richiede: un mese, un trimestre, tutto l’anno. "Questo sistema è la soluzione più equa e l’unica praticabile – aggiunge Cioni –. Ovviamente da far entrare in vigore quando la strada sarà sistemata: si paga per un servizio quando si comincia ad usufruirne. Mentre la Regione sta facendo le cose esattamente al contrario come dimostra l’arrivo di Toscana Strade, la nuova società che gestirà la superstrada".

Roberto Tegas, presidente di Confartigianato Trasporti Toscana: "Una strada insicura la Fi-Pi-Li, declassabile, perché priva anche di corsie di assorbimento – spiega –. Nessuno ha detto che non vogliamo pagare: ma si paga per un prodotto buono che, ad oggi, non c’è". Inoltre, da un’indagine che fu fatta anche dalla giunta Rossi – prosegue – emerse già chiaramente che i mezzi pesanti sono fra il 18% e il 21% di quelli che circolano sulla superstrada: anche un bambino sa che con l’incasso del pedaggio di questi è impossibile effettuare gli adeguamenti di cui la strada ha bisogno". Durissima Assotir. "Si alimentano equivoci, come il fatto che il traffico pesante sia dovuto alla ‘furbizia’ di evitare i pedaggi della A11 – ribadisce Maurizio Bandecchi, di Assotir Toscana –. In realtà, il traffico pesante è per la stragrande maggioranza un traffico locale, dovuto al fatto che sul versante meridionale del Valdarno la Fi-Pi-Li è l’unica infrastruttura a servizio di moltissime zone produttive che non hanno alternativa a questa strada nata appositamente per dare un collegamento est-ovest alle attività manifatturiere e distributive della Toscana centrale". "E si dimentica poi che nella parte centrale della regione – conclude Bandecchi –, non ci sono possibili collegamenti fra la superstrada e l’A11 perché tutte le strade che le potrebbero collegare sono caratterizzate da divieti di circolazione ai mezzi pesanti (le principali Sp3 Bientinese, SP 11-15 Galleno, SR 436 Monsummano-Fucecchio).

Un no al pedaggio, quello di Assotir, che ha un altro motivo: "Il fattore competitività del nostro sistema produttivo locale, legato a filo doppio con il servizio di trasporto, non potrebbe che scaricare sui propri clienti i nuovi costi dei pedaggi".

Intanto però la Regione sta preparando il cammino per arrivare all’incasso. Mentre la Fi-Pi-Li, che fin dall’entrata in servizio mostrò in tutta la sua drammatica evidenza l’inadeguatezza a ricoprire quel ruolo di arteria regionale che molti avevano auspicato, resta per tutti una roulette russa giornaliera.