GABRIELE NUTI
Cronaca

Il millennio della pieve. Sorgeva sul colle di rocca. Lo scavo, i reperti e la storia

Al suo interno conteneva la Madonna con Bambino, il pulpito e il crocifisso. Sabato 10 maggio un convegno nella cripta con Ciampoltrini, Tomei e Tigler.

La ricostruzione in 3D dell’antica pieve della rocca di Santa Maria a Monte che era dedicata a Maria Assunta

La ricostruzione in 3D dell’antica pieve della rocca di Santa Maria a Monte che era dedicata a Maria Assunta

SANTA MARIA A MONTELe fondamenta sono ben visibili dopo essere state riportate alla luce con la lunga campagna di scavi che ha ridato "vita" alla rocca di Santa Maria a Monte. Fondamenta della pieve e del campanile, con accanto le buche per fondere le campane. Tutto questo compie quest’anno mille anni. "I mille anni della pieve di rocca" saranno al centro di una conferenza che è fissata per le 10 di sabato 10 maggio nella cripta dell’area archeologica.

"Ricorre in questo 2025 un importantissimo anniversario per la comunità di Santa Maria a Monte – si legge sul sito del Comune – Si tratta dei mille anni di storia della pieve di rocca, edificio alto medievale un tempo sito nel punto più alto del centro storico di Santa Maria a Monte ed i cui resti si possono vedere oggi nell’area archeologica La Rocca. Elevato nel 1025 a rango di canonica regolare da Giovanni II, illuminato vescovo di Lucca sotto la cui giurisdizione cadeva Santa Maria a Monte, l’edificio arrivò ad ospitare fino a 14 ecclesiastici che facevano vita di comunità. Per questo si resero necessarie tutta una serie di modifiche architettoniche che portarono l’edificio a diventare una delle pievi più importanti del Valdarno".

Le opere più importanti della pieve di rocca si trovano oggi nella chiesa Collegiata di Santa Maria a Monte. Si tratta della Madonna in trono con Bambino, opera lignea ricoperta da sfoglie d’oro, un pulpito di produzione comacina e un crocifisso ligneo, opere databili alla metà del Duecento che riflettono l’influenza lucchese anche in campo artistico.

Il convegno, realizzato nell’ambito della manifestazione Amico Museo 2025 mirerà a delineare il ruolo svolto da questa pieve sia sul piano storico che su quello artistico. Alla presenza del dottor Giulio Ciampoltrini, già funzionario della Soprintendenza archeologica della Toscana ai tempi degli scavi compiuti in rocca, il professor Paolo Tomei dell’Università di Pisa farà luce sulla centralità di questa pieve all’interno della giurisdizione vescovile di Lucca, mentre il professor Guido Tigler dell’Università di Firenze si concentrerà su uno dei tesori artistici un tempo conservati al suo interno: la Madonna in trono col Bambino.

g.n.