SARAH ESPOSITO
Cronaca

Ex sindaco dice no: "Ecco il comitato anti-fusione"

Fabio Tedeschi annuncia la nascita di un gruppo di residenti contrari all’unione di Lajatico con Peccioli: "Due realtà agli antipodi"

di Sarah Esposito

Un comitato per dire "no" alla fusione tra i Comuni di Lajatico e Peccioli. Sta nascendo in questi giorni un gruppo dal nome "Lajatico non è … fusione", che comprende cittadini di diverse provenienze politiche ma con un intento comune: capire di più e confrontarsi sul tema che ha inaugurato il 2023 nell’alta Valdera, la fusione tra i campanili guidati politicamente dai due sindaci Alessio Barbafieri e Renzo Macelloni.

"L’indignazione di molti abitanti di Lajatico, comprese le sue frazioni a Sterza, San Giovanni e Orciatico, pongono attenzione su una scelta che l’amministrazione ha preso con l’ultima delibera di consiglio del 30 dicembre. Ci saranno cittadini più favorevoli, molti incerti e scettici e altrettanti contrari, ma qui si va oltre la scelta politica perché una delle forme di associazione di servizi più estrema come la fusione pone il territorio di Lajatico, come quello di Peccioli, i suoi abitanti e chiunque abbia interessi in questi territori in una posizione di meri spettatori". A veicolare il messaggio del futuro comitato è Fabio Tedeschi ex sindaco di Lajatico e membro del consiglio direttivo del Teatro del Silenzio. "I sindaci e gli amministratori di qualsiasi schieramento politico – continua il lungo comunicato – sono lì perché votati dai cittadini per eseguire un programma elettorale, nei quali nessuno ha inserito (3 anni fa) tra i punti di programma la fusione tra Lajatico e Peccioli. I cittadini potevano, quanto meno, essere preventivamente coinvolti sui problemi e sulle motivazioni di tale importante scelta. È ridicolo deliberare in modo autarchico e poi coinvolgere i cittadini con informazioni che saranno sicuramente insignificanti o incomprensibili all’elettorato".

Secondo quanto stabilito dalla legge adesso la parola spetta alla Regione che dovrà fissare una data per il referendum, quando saranno chiamati a esprimersi i cittadini dei due Comuni. I temi presi in considerazione dal comitato non riguardano solo la partecipazione dei cittadini ma anche i valori che si celano dietro le due amministrazioni.

"Quale interesse si cela nella scelta di Peccioli nel volere fortemente questa fusione? – si chiede il comitato –. Perché in fondo le realtà di Lajatico e Peccioli sono agli antipodi anche per quel che riguarda le scelte politiche da sempre. Lajatico ha lottato contro una discarica che ancora oggi non ha trovato soluzioni definitive che è li da 25 anni. Quale valore darebbe, Lajatico a Peccioli, se non quei valori che hanno reso grande Lajatico come quelli legati al turismo e ai valori immobiliari? Se è vero che le amministrazione devono migliorare i servizi e trovare soluzioni è vero anche che sono responsabili di quei valori che il territorio e i cittadini esprimono, argomenti questi che non si comprano deviando l’attenzione solo sui servizi, in maniera generica".