REDAZIONE PONTEDERA

Discarica di Pontedera: cattivi odori superati - Ecofor

Lavori di manutenzione alla discarica di Gello hanno causato cattivi odori nella zona di Pontedera. I disagi della scorsa settimana dovrebbero essere superati, il problema in attenuazione. Lavori fino a settembre, ma odori dovrebbero scomparire.

Discarica di Pontedera: cattivi odori superati - Ecofor

"Sì, i cattivi odori ci sono stati e sono stati causati dai lavori di manutenzione, ancora in corso, in un’area della discarica, ma il problema è in attenuazione. I disagi della scorsa settimana dovrebbero ormai essere superati. Non si dovrebbero più presentare". Risponde il presidente di Ecofor Antonio Pasquinucci, azienda che gestisce la discarica di Gello che accoglie rifiuti industriali non pericolosi. Una risposta che arriva dopo alcune segnalazioni giunte a La Nazione dalla scorsa settimana e che lamentavano, nella zona di Pontedera città, un cattivo odore. Una maleodoranza che lasciava pochi dubbi sulla sua provenienza, ovvero la discarica distante pochi chilometri dall’abitato. Segnalazioni che si sono moltiplicate la scorsa settimana e che sono diminuite negli ultimi giorni. Complice il gran caldo e il vento leggero che soffiava dal mare (da sud-ovest) verso appunto Pontedera.

"Come avevamo annunciato – prosegue Pasquinucci – abbiamo iniziato una serie di lavori per la manutenzione di una parte della discarica. Lavori che purtroppo possiamo farli solo nella stagione secca, perché con la pioggia sarebbe un problema. Questi lavori andranno avanti fino a settembre, ma il problema dei cattivi odori non dovrebbe più presentarsi, o almeno, dovrebbe andare a stemperarsi in questi giorni, perché il grosso dei lavori è già stato eseguito".

Delle lamentele ne era a conoscenza anche il Comune che aveva ricevuto alcune segnalazione da parte dei cittadini. Proteste che Palazzo Stefanelli aveva girato poi alla Ecofor per avere un riscontro. Ma come detto, il peggio sembra essere passato, e le ondate dei cattivi odori dovrebbe ormai essere un ricordo confinato alla scorsa settimana.

Nicola Pasquinucci