
De Paolis ospite al MuMe. Un successo
Una presenza carica di significati, quella del procuratore generale militare presso la Corte d’appello di Roma, Marco de Paolis, al Museo della memoria di San Miniato. Un luogo che ha reso ancora più coinvolgente la presentazione del libro "Caccia ai nazisti", scritto dal magistrato che – alle soglie degli anni Duemila, in veste di gip, si occupò anche della strage del Duomo di San Miniato – ha portato alla sbarra dei tribunali italiani molti tra i colpevoli delle stragi nazifasciste compiute dopo l’8 settembre 1943, tra cui Sant’Anna di Stazzema e Marzabotto. Ci sono voluti quindici anni di indagini più di 500 procedimenti penali istruiti per crimini di guerra (con la morte di 6.961 persone), 79 nazisti rinviati a giudizio, con la celebrazione di 17 processi contro i responsabili di 2.601 omicidi finiti con 57 condanne all’ergastolo. Il tutto ottenuto con più di mille rogatorie internazionali e l’audizione di 1310 testimoni. Un lavoro, questo, che De Paolis ha raccontato, appunto, in questo volume: un periodo molto intenso caratterizzato da una forte esperienza umana oltre che professionale, illustrato nella saletta del MuMe, anche attraverso un video, davanti ad un pubblico che ha seguito, passo passo, la coinvolgente esposizione del magistrato. Al termine della presentazione De Paolis ha risposto anche a molte domande. L’evento è stato organizzato dal consigliere comunale Michele Fiaschi, con delega alla Memoria, che ha ringraziato il procuratore per aver accettato l’invito a San Miniato "dando ancora più valore a queste stanze, alla nostra collezione, ed a quello che rappresentano". Presenti anche il sindaco Simone Giglioli e l’assessore alla cultura Loredano Arzilli.
C. B.