SARAH ESPOSITO
Cronaca

Convivere con la discarica: "Fermate il vostro piano"

I cittadini di Montefoscoli scrivono al presidente della Regione Giani "Non ci sono turisti e il paese si spopola: bloccate il piano regionale sui rifiuti".

Convivere con la discarica: "Fermate il vostro piano"
Convivere con la discarica: "Fermate il vostro piano"

Non siamo capitale regionale del rifiuto. Mentre a Firenze la politica discute del piano dei rifiuti regionale un gruppo di attivisti, che da anni si batte contro l’ampliamento della discarica di Legoli, scrive una lettera indirizzata al presidente Eugenio Giani e gliela consegna approfittando di una veloce visita del governatore a Palaia. "Montefoscoli si trova in Alta Valdera, immerso in un territorio con luci e ombre: da una parte Palaia, comune Rifiuti Zero ai primissimi posti in provincia di Pisa per presenze turistiche e Terricciola, importante polo vinicolo, dall’altra territorio interessato dalle inchieste giudiziarie Demetra, Blu Mais, Keu, fanghi velenosi e spandimenti illegali, per non parlare dell’irrisolta emergenza ambientale della Grillaia".

Spiegano da Tat per Rifiuti Zero, Movimento Tutela Ambiente e Territorio Montefoscoli. "In mezzo troviamo Peccioli – continuano –. I ripetuti ampliamenti hanno creato un cortocircuito evidente, una economia drogata e nessuna certezza sulla chiusura degli impianti di smaltimento, raccolta differenziata penosamente inchiodata al 30%". Poi il riassunto di ciò che è successo negli ultimi mesi: la bocciatura della Regione all’ampliamento, la presentazione di un nuovo progetto e poi l’impianto di ossicumbustione. "Sappiamo perfettamente cosa vuol dire vivere intorno a una discarica – raccontano – ripetute maleodoranze che si ripercuotono su cittadini e scelte turistiche, spopolamento, traffico pesante sempre maggiore sulle strade di accesso, perdita di valore del patrimonio immobiliare. Non conosciamo invece cosa respiriamo, quale sia esattamente l’impatto ambientale sul territorio e soprattutto quale sia stato l’impatto sanitario sulla popolazione. Ci appelliamo a Lei: vogliamo sperare che non si renda protagonista di una scelta che vincolerebbe per sempre il futuro del nostro territorio. Chiediamo, pertanto, che si trovi il coraggio, tutto "politico", di non autorizzare questi progetti, così come richiedono le più importanti associazioni ambientaliste, piccoli movimenti e comitati come il nostro, espressioni della politica e anche il Comune di Palaia. E confidiamo, invece, che venga imboccato finalmente un percorso per fermare la profonda ferita inferta da troppi anni al nostro territorio, vocato al turismo e all’agricoltura di qualità, non a capitale regionale del rifiuto".