
La rimozione del Keu al Green Park di Pontedera (foto archivio Germogli)
Il Keu resta sotto la lente. Missione in Toscana, lunedì e martedì di una delegazione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari, presieduta dal deputato Jacopo Morrone. Si occuperà, da quanto si apprende, anche del Keu. Il programma della visita seguirà tre filoni di inchiesta: il primo sul traffico di rifiuti tessili, il secondo relativo al cosiddetto caso keu, "un residuo derivante dal trattamento dei fanghi prodotti dagli scarti della concia"; ci saranno poi due visite ad aziende nell’ambito del filone sulle eccellenze agroalimentari. La delegazione, composta dal presidente Morrone, dai deputati Carla Giuliano (M5s) e Marco Simiani (Pd) e dai senatori Simona Petrucci (FdI) e Manfredi Potenti (Lega), si occuperà del keu – si apprende – martedì con alcuni sopralluoghi partendo dal Green Park a Pontedera dove, peraltro, è in corso da alcune settimane la rimozione del materiale al ritmo di 5-10 camion al giorno.
Quello del Green Park – lo ricordiamo – è uno dei 13 siti portati alla luce dall’inchiesta della procura antimafia di Firenze sui terreni nei quali il Keu sarebbe finito a tonnellate. Il keu – secondo quando ricostruito dagli inquirenti – in uscita dell’impianto Aquarno di Santa Croce veniva conferito dal 2012 alla ditta Lerose che, nella prospettazione accusatoria, lo riciclava in modo non conforme in riempimenti e sottofondi stradali perché avrebbe potuto rilasciare nel suolo e nelle acque solfati, cloruro e cromo. E proprio per l’inchiesta della procura si torna in aula il prossimo 20 giugno, in tribunale a Firenze. L’udienza preliminare infatti è aperta da mesi per il procedimento che vede contestati, a vario titolo, capi d’accusa che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alle attività organizzate di traffico illecito di rifiuti e inquinamento ambientale, fino alla corruzione elettorale. La scorsa udienza sarebbe dovuto essere il giorno nel quale il pm avrebbe dovuto procedere con la discussione, dettagliando l’indagine e le diverse posizioni (rischiano il rinvio a giudizio 24 persone e 6 società).
Invece furono sollevate due eccezioni che impegnarono i lavori in aula: una da parte di una della società e relativa a documenti d’indagine che non sarebbero stati messi a disposizione delle parti nei tempi dovuti, che venne rigettata dal giudice; una, sollevata da uno dei soggetti citati come responsabile civile, invece, in parte accolta: il pm dovrà riformulare il capo d’imputazione per specificare con maggiore chiarezza quali sono le eventuali responsabilità contestate. L’indagine keu divenne di dominio pubblico nell’aprile 2021 quando emerse il presunto smaltimento illecito del keu ricavato dai fanghi conciari.
Carlo Baroni