
E’ ancora polemica sulle scelte per ampliare il parcheggio del Cencione e realizzare le connesse opere necessarie di consolidamento geologico del crinale
Il futuro del Cencione resta terreno di scontro politico. Ancora di più ora che il Comune ha annunciato la partecipazione ad un bando ministeriale torvare i soldi necessari a consolidamento e ampliamento: 3 milioni e 300 mila euro. Attacca la Lega: "Qualora il bando non dovesse risolversi positivamente e il finanziamento ministeriale non riuscisse ad arrivare nelle casse comunali – si legge in una nota del Carroccio – ci chiediamo se sia previsto un piano alternativo che consenta comunque la realizzazione della fondamentarle opera.
"Nella ipotesi di mancato accesso al finanziamento statale ci auguriamo che il Comune abbia valutato l’ipotesi di accendere un mutuo – prosegue la nota –: operazione possibile da percorrere se è vero come molti sostengono che il bilancio del Comune è sano, anche se noi abbiamo forti perplessità in proposito e la recente perdita di 2.4 milioni di euro conseguente a crediti dichiarati inesigibili sembra darci ragione. In alternativa il Comune potrebbe anche contare sul credito di 7,7 milioni di euro da incassaee a seguito della vertenza del project financing e su altre entrate come la riscossione della fidejussione di circa 400 mila euro prevista nel poject" Sulla questione interviene anche Manola Guazzini (Gruppo Misto). "Si tratta del progetto elaborato dall’ architetto Posarelli oltre un anno fa e che tra le ipotesi progettuali, prevedeva il consolidamento di quel tratto di rupe ed un ampliamento di soli 40 parcheggi: l’ipotesi era tra l’ altro quella più costosa – dice Guazzini –- I soldi ad ora non ci sono, ma sono stati solo richiesti.Se si voleva intervenire seriamente e tempestivamente nel consolidamento ed ampliamento del Cencione, bastava destinare l’intero avanzo di amministrazione a questo intervento o accendere un mutuo".
"Invece è un continuo rimando. Da maggio ad ora non ce l’abbiamo fatta ad impegnare i 500mila euro destinati a “tamponare” non a risolvere, le frane che ci sono state nel centro storico dopo gli eventi meteorologici di qualche mese fa – precisa Guazzini –. Ma la cosa che mi preoccupa sono le dichiarazioni rilasciate dal sindaco ad un quotidiano locale questa mattina, e cioè che nel Cencione si interverrà a primavera ammesso e concesso che ci diano i finanziamenti e che non si riesca poi a perderli, come è successo per l’asilo nido Pinocchio. Ma da marzo a ora cosa si è fatto al Cencione? Poco o nulla".
Carlo Baroni