
Negli ultimi giorni si sono verificati ripetute aggressioni al personale sanitario dell’ospedale di Pontedera
PONTEDERA
"La gestione del rischio di aggressione ai danni degli operatori sanitari deve essere una priorità sulla quale le organizzazioni aziendali debbono impegnarsi. A nostro avviso è necessaria la collaborazione fra le istituzioni preposte alla sicurezza e le aziende per perseguire l’obiettivo dell’istituzione di un posto fisso di Polizia, strutturato con la presenza di forze dell’ordine in grado di effettuare un’azione di deterrenza e eventualmente intervenire celermente". Lo sostiene Claudia Calderini, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Pisa dopo le ultime aggressioni a infermieri e personale del pronto soccorso di Pontedera. L’Ordine degli infermieri esprime anche "piena solidarietà e sostegno ai colleghi, agli operatori tutti e ai cittadini che sono rimasti coinvolti in questa brutta situazione". "Riteniamo sia necessario da parte delle aziende lavorare prioritariamente anche su quanto espresso dalla delibera della Regione Toscana sulla riorganizzazione dei Pronto Soccorso – conclude Calderini – Questa indica percorsi ad hoc per i pazienti con agitazione psico motoria e prevede specifici spazi fisici con assenza di elementi che possano costituire un pericolo per il paziente e per gli operatori o che possano essere facilmente danneggiati". Interviene anche Daniele Carbocci del sindacato Nursind.
"L’ennesimo episodio di violenza impone una seria valutazione da parte dell’azienda sulla sicurezza al pronto soccorso dell’ospedale Lotti", dice Carbozzi. "Chiediamo alla direzione dell’azienda interventi concreti per prevenire ulteriori episodi simili e garantire la sicurezza di tutti gli operatori – aggiunge Carbocci – E chiediamo all’azienda di supportare il personale aggredito anche in caso di eventuali azioni penali che vogliano essere intraprese verso gli aggressori. Nei pronto soccorso deve tornare un presidio di polizia".