CARLO BARONI
Cronaca

Casa da demolire, la proprietaria: "Se arrivano le ruspe mi ci seppelliranno"

Il caso dell’immobile dei Cerretini e la battaglia per salvare la loro villetta: "Il commissario ad acta ha chiesto chiarimenti al Consiglio di Stato"

La casa dei Cerretini che rischia di essere demolita

La casa dei Cerretini che rischia di essere demolita

Ponsacco (Pisa), 8 agosto 2023 – Il fronte di solidarietà e di sostegno alla famiglia Cerretini cresce di giorno in giorno, "Sono tanti i cittadini che stanno dalla nostra parte e ci sostengono", dice Paola Cerretini, proprietaria della villetta che deve essere abbattuta. Anche il direttore della Caritas, don Armando Zappolini, ha preso posizione a favore dei Cerretini usando parole durissime: "Un esempio di burocrazia illogica che ha gettato una famiglia in uno stato di prostrazione e di disperazione e nel senso di impotenza", Intanto il calendario corre. E c’è una data: il 3 settembre sarebbe il giorno entro il quale la villetta dovrebbe essere trasformata in macerie. La demolizione è stata stabilita dal Consiglio di Stato, all’esito di una serie di ricorsi e carte bollate, "nel definitivo accertamento giudiziale della preesistenza dell’area boschiva vincolata". Una casa realizzata con i permessi dei Comuni di Pontedera e Ponsacco, e costata 700mila euro.

Signora Paola, qualcosa si sta muovendo?

"Sappiamo che per il 24 agosto è fissata udienza al Consiglio di Stato su richiesta del commissario ad acta nominato per la demolizione: non sappiamo altro, se non che il commissario vuole chiarimenti".

Il tempo stringe?

"I termini stanno per scadere, purtroppo".

Se a breve dovessero arrivare le ruspe, lei cosa farà?

"Resto dentro, mi ci faccio seppellire dentro questa casa. Sono tante le persone che staranno al nostro fianco, verranno in casa e non usciranno".

Ma ci sono ancora dei ricorsi pendenti presentati da voi.

"Evidentemente i nostri non interessano".

Le udienza sono fissate?

"No, sono tre ricorsi: due al Tar e uno è un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Le udienze non sono fissate".

Ma la casa nel frattempo potrebbe già essere stata demolita.

"E’ quello che diciamo da settimane: dateci tempo. Magari arriveremo a dimostrare che abbiamo ragione noi e la casa non ci sarà più. Un paradosso e una vergogna. Ci siamo mobilitati e tanti con noi, anche grazie a Samuele Ferretti che in questi giorni ci ha aiutati a tenere alta l’attenzione".