
Da sinistra, Paolo Barro, Cristina Amato e Tina Baggiani
Montopoli, 19 ottobre 2015 - Torna a Montopoli, ma questa volta sotto forma di convegno, il preoccupante tema del bullismo. Nel salone mediceo del convento francescano di San Romano, organizzato dalla locale Misericordia governata da Paolo Barro, in veste di moderatore, si è tenuto un incontro dal titolo «Bullismo e cyberbullismo tra mass media e realtà». Sono intervenute Annamaria Milone neuropsichiatra infantile, Tina Baggiani del consultorio diocesano e Cristina Amato dirigente scolastica dell’Istituto Galilei di Montopoli. Proprio quest’ultima lo scorso anno, prima che la situazione si risolvesse con la vigilanza di alcune associazioni di volontariato, prese la drastica decisione di far uscire i ragazzi da scuola solo se prelevati da un genitore o delegato. Scelta che provocò anche molte polemiche.
Posizione finalizzata allo scongiurare il ripetersi di atti di vandalismo, e bullismo, nei minuti che separavano l’uscita degli alunni dall’arrivo dei mezzi pubblici. «La nostra offerta formativa prevede percorsi di prevenzione – dichiara Amato -. L’educazione alla convivenza e alla cittadinanza passa anche da iniziative trasversali. Abbiamo anticipato Renzi con esperienze di primo soccorso e attività inerenti le situazioni di dissesto idrogeologico».
Iniziative lodevoli che motivano gli studenti attraverso attività dirette. «E’ sempre difficile cantare vittoria, ma i ragazzi hanno capito tante cose grazie agli insegnanti e ai progetti intrapresi – ancora Amato – come la consulta degli studenti per discutere dei loro conflitti in maniera civile». Un convegno che ha portato alla luce le molte sfaccettature del problema: prevaricazione fisica e psicologica; elementi di popolarità e di emarginazione; diversi livelli di autostima; la mancanza di empatia e di attitudine a sviluppare esperienze emotive; depressione e difficoltà di socializzazione. Tematiche che tutti vorremmo lasciare fuori da casa, ma che sempre più spesso bussano alla porta.