MONTOPOLI IN VAL D’ARNO
È un album di fotografiche carico di ricordi e di emozioni quello che è stato aperto ieri a Montopoli in Val d’Arno. Il Comune ha voluto ricordare con un evento pubblico la figura di Giovanni Alberto Agnelli a 25 anni dalla sua morte. Un’iniziativa che ha racchiuso l’aspetto istituzionale e quello umano. La pioggia torrenziale ha fatto da sottofondo a quello che a tratti è sembrata una vera riunione di famiglia, non solo per la presenza della moglie Frances Avery Howe Agnelli, della figlia Virginia Asia Agnelli, della seconda moglie del padre Allegra Caracciolo di Castagneto Agnelli e delle sorelle Anna Agnelli e Donna Chiara Visconti di Modrone Pervanas con il marito Angelos Pervanas, ma di tutta la grande famiglia di Varramista.
"Parlare di Giovannino Agnelli – ha aperto il sindaco Giovanni Capecchi – vuol dire parlare di due luoghi, la villa di Varramista e la Piaggio di Pontedera e di due famiglie, i Piaggio e gli Agnelli. Una storia non soltanto privata ma che riguarda le vicende industriali di un territorio e, ovviamente, del Paese intero. Ma ricordare Giovannino vuol dire anche ricordare un imprenditore attento al ruolo sociale dell’impresa e al benessere di chi ne fa parte". Sul palco, moderati dal giornalista Massimo Marini, si sono alternati uomini e donne delle istituzioni ma anche gli amici d’infanzia di Giovannino, il delfino di casa Agnelli, destinato a succedere allo zio Gianni al vertice del gruppo Fiat. Sono stati proprio i bambini e le bambine di un tempo a rispolverare gli aspetti più quotidiani e autentici di Giovannino e a restituire il senso e il significato che la villa di Varramista ha avuto e ha tutt’ora per gli abitanti di Castel del Bosco. In una lunga lettera Anna Sadotti e Maurizio Doni hanno raccontato delle partite di calcio, dei tuffi in piscina, dell’affetto per donna Paola Piaggio, nonna materna di Giovannino, dei pranzi di Natale e delle tombole di Capodanno. Un mosaico di storie che si intreccia e crea il vissuto di un’intera comunità. Dalle parole di Carlo Maria Rebay, amministratore unico Varramista e di Michela Bulleri, direzione generale Varramista è emerso invece ciò che rimane nell’azienda di quell’impronta data oltre 25 anni fa.
Le emozioni si sono fatte travolgenti quando a salire sul palco sono stati l’ex sindaco di Montopoli Marco Bonciolini che ha celebrato proprio a Varramista il matrimonio di Giovanni Alberto Agnelli e Massimo Bonfanti ex maggiordomo della Villa dal 1965 con la moglie Luciana cuoca della tenuta. È l’abbraccio tra Massimo e Frances Avery Howe a compiere la magia, a sciogliere ogni imbarazzo e a cancellare in un solo istante il tempo trascorso dal loro ultimo incontro. Al microfono anche il ricordo del governatore della Toscana Eugenio Giani che nel ‘93 da assessore alla mobilità a Firenze ha conosciuto direttamente l’allora presidente della Piaggio. "Attendevo da tempo questo momento perché non mi è mai capitato di parlarne - ha detto Giani -. La morte di Giovannino è stata una perdita grave per l’Italia intera, sono sicuro che lui, con la sua personalità, avrebbe cambiato la storia di questo Paese. Di lui ricordo la grande lungimiranza su temi come l’elettrico e la sostenibilità ambientale. Se non ci fosse stato strappato via, la storia industriale italiana sarebbe stata diversa e migliore. Grazie per aver sottolineato il legame con questo territorio e la Toscana intera. Il ricordo e la valorizzazione di Giovannino Agnelli non finirà qui". La mattinata si è conclusa con la consegna di un mazzo di fiori da parte del sindaco Capecchi ai rappresentati della famiglia.
"Mi ha veramente commosso – ha detto Avery Howe – questo bellissimo ricordo che avete fatto di mio marito. Grazie infinite". L’ultimo saluto è delle sorelle Chiara e Anna. "Grazie a tutti voi – hanno detto – lui avrebbe voluto guardare avanti e possiamo farlo grazie a sua figlia Asia che gli somiglia tantissimo non solo fisicamente ma in molti modi di fare. A lei auguriamo di poter applicare questa visione alle tante piccole cose del quotidiano".