Alessandro D’Andrea. Venerdì l’ultimo saluto

Il tecnico Alessandro D'Andrea, vittima della tragedia di Suviana, verrà salutato a Forcoli, il suo paese d'origine. Le indagini sono in corso per comprendere la dinamica dell'incidente.

Alessandro D’Andrea. Venerdì l’ultimo saluto

Alessandro D’Andrea. Venerdì l’ultimo saluto

L’ultimo saluto ad Alessandro D’Andrea, 37enne tecnico dipendente della Voith di Cinisello Balsamo sarà come annunciato a Forcoli, il suo paese d’origine, dove abitano il padre, la madre e una delle due sorelle e i parenti. L’altra sorella vive a Milano. D’Andrea – una delle sette vittime della tragedia di Suviana – era ancora legatissimo al suo paese anche se da alcuni anni si era trasferito in Lombardia con la compagna Sara Bianco. Da oggi pomeriggio, nella cappella di Gesù Misericordioso, sarà possibile rendere omaggio ad Alessandro. Invece l’ultimo saluto sarà venerdì alle 15 nella chiesa parrocchiale. Per volere di Sara, Federica, Nicoletta, Carla e Daniele tutte le offerte che saranno raccolte in nome di Alessandro saranno destinate alla realizzazione di un progetto nel campo delle energie e dell’elettronica che erano le sue grandi passioni.

La tragedia di Suviana ha riempito di lacrime e sgomento l’Italia intera, ha tenuto tutti con il fiato sospeso quando ancora c’erano dei dispersi e quindi ancora uno spazio, seppur minimo, per sperare: Alessandro era uno di questi. Poi anche lui, purtroppo, è stato trovato senza vita in quell’inferno d’acqua e macerie. Ora resta l’attesa di capire cos’è successo, la dinamica dell’incidente: c’è un’inchiesta della procura per disastro colposo e omicidio colposo plurimo.

La Procura di Bologna ha assegnato le deleghe alle diverse forze dell’ordine incaricate di indagare sul disastro avvenuto martedì della scorsa settimana nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, nell’Appennino bolognese: carabinieri, guardia di finanza, nucleo dell’ispettorato del lavoro e vigili del fuoco lavoreranno all’ inchiesta coordinata dal procuratore capo di Bologna e dal pm Flavio Lazzarini. Per svolgere le perizie all’interno della centrale, sequestrata dal piano -6 in giù, bisognerà aspettare che siano svuotati con le pompe i piani ancora invasi dall’acqua.

Carlo Baroni