
Stella Sorgente
Firenze, 3 settembre 2025 - Ammutinamento a 5Stelle. Perde pezzi il Movimento di Beppe Conte a poco più di un mese dalle elezioni regionali. L’abbraccio al Pd è rimasto indigesto a territori ed esponenti al punto da scaturire dimissioni in blocco da cariche pubbliche. Specialmente a Livorno, uno dei territori insieme a Massa Carrara fermamente contrario all’accordo elettorale coi dem in quanto arcirivali, (insieme ai renziani) per eccellenza ai tempi dei primi ‘vaffa’ con Grillo e Casaleggio. Ecco che il gruppo consiliare pentastellato va in frantumi. «Nelle prossime ore rassegneremo le dimissioni dalla carica di consiglieri comunali, per scelte lavorative incompatibili con la prosecuzione del nostro impegno istituzionale», fanno sapere Stella Sorgente e Francesco Belaise. Con le dimissioni dell’ex vice sindaca nella giunta di Filippo Nogarin, tramonta definitivamente la stagione politica movimentista anti-casta iniziata nel 2014, col Movimento protagonista a Livorno dello storico ribaltone a danno del Pd. Presumibile, dietro a motivazioni lavorative, ragioni di incompatibilità politica tra quella frangia guidata da Sorgente che non è riuscita a perdonare il cambio di passo e di corso del M5s nazionale finalizzato alla costruzione col Pd e le forze riformiste (tipo Italia Viva di Renzi) di un campo progressista anti-destre. Non solo, il punto di non ritorno pare essere stato l’esito delle consultazioni online, con cui la base 5S in Toscana si è spaccata ancora di più rispetto allo scenario del campo largo in vista delle regionali del 12 e 13 ottobre (60% a favore, 40% i contrari). Pertanto, il primo dei non eletti nella lista M5S alle amministrative di Livorno del giugno ‘24, Andrea Meschi, per motivi «strettamente personali», ha deciso di «non accettare la nomina» dichiara il capogruppo nell’emiciclo labronico Andrea Morini. «Saranno Daniele Esposito, già presidente del Consiglio Comunale dal 2016 al 2019, e Lucia Grassi, consigliera dal 2019 al 2024, a subentrare al posto di Sorgente e Belaise», precisa Morini. Il punto è che la frattura è resa ancora più plastica dal passaggio dello stesso Morini al gruppo misto proprio dopo aver comunicato la decisione di Sorgente e Belaise. Il motivo? «La distanza insanabile che si è venuta a creare con il M5S toscano dopo il sostegno alla candidatura Giani - rivela Morini -, continuando a portare avanti, in consiglio comunale, il programma elettorale di Valentina Barale, che rappresenterà la bussola politica di qui alla fine del mandato».