ESTRA PISTOIA
73
CARPEGNA PESARO
74
PISTOIA Willis 19, Della Rosa 3, Moore 24, Saccaggi, Del Chiaro 1, Wheatle 5, Hawkins, Ogbeide 12, Blakes 9, Dembelè ne, Stoch ne.
All. Brienza.
PESARO Bamforth 12, Bluiett, Visconti 19, Ford 14, Tambone 4, Mazzola, Totè 12, Mockevicius 7, Cinciarini 6, Maretto ne, Stazzonelli ne. All. Buscaglia.
ARBITRI Rossi, Percivalle, Lucotti.
NOTE Parziali: 23-17; 38-47; 52-64. Tiri da due Pistoia 1730, Pesaro 2043. Tiri da tre Pistoia 927, Pesaro 826.
Si ferma contro Pesaro la corsa di Pistoia, proprio quando sarebbe stato importante prendere i due punti. Ma lo sport a volte sa essere crudele. I biancorossi dopo un buon avvio di gara si sono smarriti sotto l’aspetto dell’attenzione, della capacità di leggere le situazioni in campo. E’ vero che Pesaro ci ha messo del suo con una difesa difficile da interpretare ma Pistoia è rimasta troppo impigliata nella rete non riuscendo ad uscirne se non nel finale. Dove per poco non è scappato il colpaccio.
Un primo tempo dai due volti. Il primo quarto è ad appannaggio di Pistoia che inizia subito a martellare la retina con Moore e Willis, manco a dirlo, e in difesa, a parte qualche sbavatura, trova la quadra. L’Estra chiude sopra di 6 (23-17) e la sensazione di aver trovato la via giusta. Il secondo periodo è tutto di Pesaro che parte con un parziale di 0-9 che lo riporta in partita e poi prende in mano il comando delle azioni. La difesa di Pistoia sbanda quel tanto che basta agli avversari per approfittarne mentre dall’altra parte coach Buscaglia costruisce un muro sul perimetro. Pesaro trova in Visconti l’uomo dalle mani calde (14 per lui dopo i primi 20’) che da tre punti ne mette 44 giusti, giusti per scavare il solco con cui chiude il quarto (39-47).
L’Estra prova a rientrare in partita nel terzo periodo ma la squadra appare spenta soprattutto mentalmente: tanti, troppi errori commessi in difesa che non fanno parte del dna dei biancorossi e in attacco tanta fatica a trovare la soluzione giusta. Pesaro, di contro, continua con la sua pallacanestro fatta di aggressività, pressione a tutto campo sporcando le linee dei passaggi. Pistoia chiude il terzo periodo sotto di 12 punti (52-64) e nei primi minuti dell’ultimo quarto il divario diventa di 17 punti (54-71). Partita finita? Macché l’Estra piazza un break di 17-1 tornando a meno 1 (71-72) riprendo i giochi. Pesaro non segna praticamente più, la difesa di Pistoia torna ad essere quella di sempre, i biancorossi trovano punti importanti da Blakes. Si va ad un finale incredibile dove l’Estra per ben due volte sbaglia la tripla del vantaggio fino all’"amnesia" di Moore nei secondi finali. Peccato.
Maurizio Innocenti