Le Final Four sono sfumate ed a caldo il rammarico c’è, ma analizzando la cosa a mente fredda si può essere soddisfatti. Sì perché per Pistoia già essere invitata al gran ballo dei quarti di finale è da considerarsi un successo visto chi sono le altre partecipanti. Cremona, Cantù, Udine, Cento, Treviglio, Forlì e Torino, tutte società che hanno messo sul tavolo budget importanti per la categoria, che hanno costruito squadre per provare a salire nella massima serie con roster di talento e profondi. Squadre dove non ci sono scommesse o giovani di belle speranze, ma giocatori solidi e di esperienza. Pistoia non ha tutto questo, ha un gruppo solido, dei giovani interessanti, un grande allenatore e un direttore sportivo come ce ne sono pochi, però, non si possono chiedere i miracoli perché di questo si tratterebbe: un miracolo. Entrare nelle Final Four e magari arrivare in finale e alzare pure la coppa sarebbe stato un miracolo. E’ vero che le squadre non si fanno con le figurine, ma è altrettanto vero che le figurine non hanno tutte lo stesso valore e se vuoi quelle più ricercate servono soldi e tanti. Il budget su cui può contare Pistoia non è lo stesso delle altre squadre che si giocheranno la Coppa Italia ed è per questo che già essere arrivati ai quarti è da considerarsi un successo perché vuol dire aver fatto un grandissimo percorso in campionato, vuol dire che la squadra è riuscita non solo ad alzare l’asticella, ma ad andare oltre i propri limiti. I giocatori e tutto lo staff vanno solo applauditi perché stanno facendo qualcosa di veramente grande. Contro Cremona la squadra ci ha provato fino alla fine, ha lottato, ha sofferto, ha saputo rimontare uno svantaggio pesante, di più non poteva fare. Ci sono stati alcuni errori, è vero, ma alla fine ha vinto la squadra più forte. Per i biancorossi c’è da tenere stretta questa esperienza e da rituffarsi nel campionato. La Giorgio Tesi tornerà in campo mercoledì 4 gennaio a Ferrara (ore 20.30) per la seconda giornata di ritorno per proseguire un cammino che fino a qui è stato entusiasmante e ricco di soddisfazioni.
Maurizio Innocenti