REDAZIONE PISTOIA

"Visioni diverse ma grande simpatia Ora soffro per le sorti di Zaporizzja"

Graziano Battiloni, ex sindacalista Cgil, ricorda il gemellaggio tra Pistoia e l’allora città di Zaporoje. Un decennio di scambi culturali tra Italia e Urss: la sua delegazione, nel 1978, fu l’ultima a recarsi in Ucraina

"Si respirava un clima di amicizi e di reciproca simpatia, nonostante le visioni divergenti. Per questo, anche se sono passati oltre quarant’anni, soffro terribilmente a vedere Zaporizzja sotto le bombe". Sono velate di tristezza le parole di Graziano Battiloni, ex segretario della Cgil di Pistoia e capo della delegazione che nel 1978 fece visita alla città ucraina di Zaporizzja: allora era conosciuta come Zaporoje e faceva parte dell’Urss, adesso è al centro delle cronache di tutto il mondo per l’invasione russa e, in particolare, per la sua centrale nucleare. Che all’epoca ancora non esisteva: "Fu l’ultima nostra visita in Europa Orientale – ricorda – figlia di un gemellaggio sindacale nato alla fine degli anni Sessanta ad opera dell’allora segretario Giuliano Lucarelli". Nacque allora uno stretto rapporto tra le due città, proseguito fino all’inizio degli anni Ottanta: "Ci vedevamo a cadenza biennale, una volta in Italia e una volta a Zaporizzja. Nel giugno 1970 arrivò per la prima volta una delegazione di lavoratori ucraini a Pistoia – racconta – visitarono la Camera del Lavoro, la Città, le Case del Popolo e alcune aziende tra cui Breda, Smi, Kartos, dei vivai e le Terme di Montecatini".

Due anni dopo, la delegazione pistoiese guidata da Silvano Cotti contraccambiò la visita. E così via fino al 1978, quando fu Battiloni a volare in Unione Sovietica: "Ci ritrovammo in una città molto grande, che contava quasi un milione di abitanti: rispetto a Pistoia eravamo quasi spaesati, anche se in quanto ospiti vivevamo quelle giornate da una posizione privilegiata, con tutti gli onori del caso. Portammo con noi la nostra impostazione politica e sindacale e le nostre critiche nei confronti di certi atteggiamenti repressivi – spiega – le posizioni erano diverse e i confronti anche accesi, ma sempre in un clima all’insegna dell’amicizia e della cordialità". L’ultimo atto di questi reciproci scambi culturali andò in scena nel 1980 a Pistoia, con Battiloni segretario: "Ormai i rapporti si erano modificati, le visioni erano andate contrapponendosi sempre di più – prosegue – per loro la realtà italiana e e il lavoro che facevamo erano stimolanti, ma al tempo stesso restavano allineati al regime. Del resto in Urss si entrava a far parte dei sindacati per obbligo, non per convinzione". Da allora è passato tanto tempo e i rapporti personali sono ormai persi, tuttavia i ricordi di quei giorni all’insegna dell’incontro tra popoli e culture diverse sono sempre vivi. "Sono estremamente dispiaciuto per questo conflitto in generale e per quanto sta accadendo in quei luoghi a me cari in particolare – conclude Battiloni – al tempo stesso mi fa piacere che la Cgil di Pistoia abbia prontamente espresso la propria solidarietà. E chissà che, in tempi di ritrovata pace, non si possano riallacciare gli antichi legami tra le due città".

Alessandro Benigni