Viadotto chiuso. Tutti i dubbi dei paesani

Il viadotto di Maresca non riapre nemmeno quest'estate, generando preoccupazioni tra i residenti. Ritardi nei lavori e incertezze sul futuro suscitano dubbi sulla gestione e sulle cause del problema.

Viadotto chiuso. Tutti i dubbi dei paesani

Viadotto chiuso. Tutti i dubbi dei paesani

Il viadotto di Maresca non riapre neppure per questa stagione estiva: è la convinzione di molti marescani. Nei giorni scorsi, anche dopo le dichiarazioni del presidente della Provincia, sembrava che mancasse solo l’individuazione del direttore dei lavori (da retribuirsi con 13mila euro circa), che sovrintendesse alla posa dei guard rail, per poi riaprirlo al traffico. Il bando per l’assegnazione, pubblicato dalla Regione è scaduto il 7 maggio. A distanza di due settimane questo nome ancora non c’è, ingenerando dubbi più che giustificati, tanto più che a gennaio 2021 la Provincia garantiva che: "Entro la fine dell’anno il ponte sarà restituito appieno al transito veicolare". Da allora sono passati altri due anni e mezzo, arrivando a un totale di cinque anni e otto mesi dalla prima chiusura, nel corso dei quali l’argomento è passato di mano a dirigenti diversi dell’Ufficio strade provinciale, oggi diretto da Antonio Pileggi. Per Maresca le ricadute in termini economici sono preoccupanti, qualcuno ha dichiarato di aver perso il 30 per cento degli incassi. Ma soprattutto, dopo l’interminabile serie di annunci smentiti dai fatti, la gente si domanda quali siano le cause. I lavori furono avviati per la carbonatazione (distacco del calcestruzzo dall’armatura), di alcune zone della parte sottostante al piano viario, mentre finora è stato lavorato solo su quello superiore. Cosa succederà quando si passerà alla seconda fase? I costi stimati per terminare i lavori, all’atto della chiusura del ponte nell’ottobre 2018, si aggiravano tra i trenta e i cinquantamila euro e la conclusione per la primavera 2021, allo stato attuale sarebbe intorno al milione e mezzo, aspettando la data del secondo inizio. Lo spettro di un’altra estate con il viadotto chiuso fa paura.

Andrea Nannini