REDAZIONE PISTOIA

Una lunga scia, da Trapani a Pistoia

Il primo arresto per autoriciclaggio e appropriazione indebita. Inibito dalla Figc

Per Maurizio De Simone l’apparente tranquillità è durata appena una manciata di anni, tanti quanto il tempo intercorso tra i burrascosi fatti legati al Trapani, avvenuti tra il 2019 e il 2020 e l’arresto formalizzato nella giornata di ieri. La prima vocazione di De Simone non è però quella di dirigente sportivo bensì quella di giornalista, essendo iscritto all’albo nazionale come pubblicista dal 2005. Maturata la prima esperienza nelle file dell’Avellino, nel luglio del 2018 viene annunciato come direttore generale del Matera, militante in Serie C. L’avventura col club lucano dura però appena una settimana, terminando di fatto ancor prima dell’inizio della stagione. Il nome De Simone tona in auge a Trapani nel marzo 2019, quando la FM Service S.r.l diventa detentrice del 100% delle quote del Trapani Calcio, rivelandole dalla Liberty Lines. Sul piano sportivo la stagione termina con la promozione in Serie B, ma nel giugno dello stesso anno le quote del club vengono cedute all’ex patron del Pisa Fabio Petroni, assistito da Giorgio Heller. Da quel momento in poi cominciano i problemi per il Trapani, che nel campionato di Serie B dovrà fare i conti con molteplici difficoltà, retrocedendo al termine della stagione e fallendo nell’ottobre 2020. Pochi mesi prima, ad agosto, Maurizio De Simone era stato arrestato con l’accusa di autoriciclaggio, appropriazione indebita in concorso e infedeltà patrimoniale. Nel maggio del 2021 De Simone viene inibito per cinque anni dalla Figc. Si arriva poi all’esperienza nella Pistoiese: dal maggio 2022 fino al dicembre dello stesso anno De Simone è un dipendente Omav, società di servizi e sponsor del club arancione, mentre In seguito, a partire da giugno del 2023, assume la carica di garante del neonato trust Orange, il quale detiene le quote della Holding Us Pistoiese 1921, controllante a sua volta l’Us Pistoiese.

Michele Flori