
Durante il viaggio alla scoperta della biodiversità, abbiamo incontrato Michel Bruni, la "nostra" guida ambientale e abbiamo fatto quattro chiacchiere. Un’intervista che ci ha fatto scoprire molto del suo lavoro, dei lati divertenti e di quelli più complessi.
Da quanti anni svolgi questa professione?
"Ormai dal 2015. Prima lavoravo in un’azienda agricola, ma un giorno mi sono fermato a pensare a cosa avrei voluto fare davvero e così ho seguito il cuore!".
Che percorso formativo hai svolto per diventare una guida ambientale?
"Ho seguito un corso, lungo e impegnativo, in conclusione del quale ho sostenuto un esame altrettanto complicato. Dunque un percorso lungo".
In cosa consiste precisamente il tuo lavoro?
"Mi occupo di didattica ambientale, quindi lavoro con i ragazzi come voi, di escursionismo e accompagno i gruppi alla scoperta del territorio, infine mi dedico alla formazione dei miei futuri colleghi".
C’è qualcosa che non ti piace del tuo lavoro?
"Certo! Mi annoia tantissimo la burocrazia: i mille permessi da richiedere, i contatti da mantenere, le mail da inviare...".
Cos’è, invece, che ti piace più di tutto?
"Mi piace molto stare con i ragazzi in mezzo alla natura e sono proprio soddisfatto quando, dopo una giornata nel bosco, mi dicono che non hanno affatto sentito la mancanza dei loro cellulari!".