
Luca Mannori, alla guida della Società Pistoiese di Storia Patria
Nuova e funzionale, ma anche ad alto respiro storico-artistico. Il che certo non guasta quando al centro del ‘fare’ quotidiano ci sono proprio la storia e l’arte. Fine dell’attesa, con l’insediamento ufficiale di Società Pistoiese di Storia Patria e Cissa-Centro Italiano di Studi di Storia e d’Arte nel recuperato complesso di San Jacopo in Castellare, la cui parte adiacente la chiesa (con accesso dallo sdrucciolo del Castellare) dopo l’accordo raggiunto con il Comune di Pistoia è oggi occupata proprio dalle due realtà di studi pistoiesi presiedute rispettivamente da Luca Mannori e da Giampaolo Francesconi. "Abbiamo atteso a lungo questo momento e siamo felici oggi di poterlo condividere coi nostri soci e amici – ha detto Mannori –. L’ambiente è molto funzionale, anche dal punto di vista degli spazi. Abbiamo ultimato il trasloco già da qualche settimana in un luogo che si trova nel cuore della città, il che consentirà a chiunque lo vorrà di venirci a visitare, consultare libri e catalogo, in linea nella rete Redop. L’auspicio quindi è che si possa anche avere un incremento di pubblico, con le aperture bisettimanali il mercoledì e il sabato dalle 16.30 alle 19.30. Insomma, ci sono tutte le premesse per la ripresa al meglio della nostra attività". Intanto sicuramente un traguardo da festeggiare, dopo che la sede della Società era rimasta vacante a inizio 2021, quando i locali di via dei Pappagalli 29 (piano terra di Villa Baldi-Papini, di proprietà comunale) furono chiusi per problemi strutturali. Ed è festa anche per il presidente Francesconi, anche lui a ribadire l’avvicinamento del suo Centro (aperto il mercoledì e venerdì dalle 16 alle 19) non solo al mondo degli studiosi, ma anche alla città: "Riconosciamo e siamo grati al Comune per lo sforzo di questa operazione, come anche del contributo offerto da Fondazione Caript che ha avuto un ruolo prioritario per il recupero di San Jacopo in Castellare. Da oggi potremo fare ricerca in un luogo che è un simbolo della Pistoia alto medievale. Proprio in questi giorni è uscito un volume da me curato ed edito dalla Società di Storia Patria dedicato alle mura di Pistoia". L’inaugurazione è stata la chiusura del cerchio, anticipata dalla conclusione dei restauri sostenuti da Comune e Fondazione Caript della chiesa di San Jacopo in Castellare, gioiellino d’architettura vecchio secoli (prima attestazione 1131) dove si colloca uno spazio per conferenze della capienza di 65 posti a diretta gestione del Comune. "Con questa apertura, Fondazione Caript – ha detto il presidente Luca Gori – porta a compimento il contributo dato a suo tempo per San Jacopo in Castellare attraverso il sostegno di importanti realtà associative del territorio. Riusciamo così a dare nuovo significato a spazi che animano il cuore storico della città, andando a completare quella immaginaria linea di continuità che unisce Palazzo de’ Rossi, San Jacopo, l’Archivio di Stato e la Biblioteca Forteguerriana. Una cittadella della cultura il cui sogno esisteva da tempo".
linda meoni