Festa patronale di Maresca: dopo due anni di stop, gli organizzatori delle manifestazioni che hanno animato la due giorni marescana, sono tutti soddisfatti. La processione, guidata da don Cirillo, ha attraversato il paese agghindato con eleganza, riscontrando un notevole numero di presenze. Nell’ambito delle celebrazioni patronali, la Pubblica Assistenza, il cui presidio era davanti alla farmacia, si è messa a disposizione per controlli della pressione arteriosa e della saturazione. Si sono sottoposte ai test, decisamente apprezzati, alcune decine di persone, risultate tutte nei parametri consigliati. Soddisfacente anche il tesseramento straordinario all’Associazione. La festa laica è iniziata alle 8 del mattino del sabato, con i mercatini svuota soffitta, fino alle sette di sera. Dalle ore 20 cena in piazza con paella, sangria e dolce. Alle 21 la processione ha percorso le vie del paese. Il momento più suggestivo è stato domenica mattina quando, davanti alla Chiesa i volontari de "La Compagnia del S.S. Sacramento e della Madonna del Carmine", a partire dalle 10.30, hanno rinnovato una tradizione nata nel 1793 mettendo in vendita "Il Pane della Compagnia", una rosetta acquistabile al costo di tre euro per gli aderenti alla "Compagnia", mentre per gli altri era a offerta libera. Il ricavato è stato poi consegnato al parroco e destinato alle famiglie bisognose del territorio. La festa della domenica è continuata nel pomeriggio all’area bambini nel parcheggio messo a disposizione dalla Coop, con gonfiabili, truccabimbi, animazione e merenda. Per chiudere in bellezza, ancora una cena in piazza, musica e tanta allegria. A margine dei festeggiamenti, i genitori dei bambini che dovrebbero rientrare nella scuola del paese, si sono dati appuntamento per chiedere se, come e quando riaprirà. A rispondere alle loro domande il sindaco, Luca Marmo, il suo vice Luca Buonomini e il capogruppo della minoranza, Franco Del Re, reduci dall’inaugurazione della mattina del ponte pedonale dove, dal 1926 al 1965, passava il trenino della Fap. Il nastro, un ulteriore significato simbolico, lo ha tagliano Matteo Meschi, di 11 anni.
Andrea Nannini