REDAZIONE PISTOIA

L’arringa di Iorio: "Mai parlato di vincere. Tanti obiettivi raggiunti"

Conferenza-fiume del presidente della Pistoiese, a stagione ancora aperta. Inatteso j’accuse: "Ferito dalle critiche. Mi sarei aspettato più tifosi". Poi rivendica: "Noi solidi, abbiamo fatto tanto. Ma cerco ancora un socio".

Sergio Iorio, presidente della Pistoiese

Sergio Iorio, presidente della Pistoiese

Sessantotto minuti di conferenza. Per la maggior parte di questi, a parlare è solamente Sergio Iorio. Una sorta di monologo nel corso del quale il presidente della Pistoiese affronta una vasta quantità di temi, da quelli legati alla parte sportiva, passando per la programmazione e per gli errori commessi (ma soprattutto gli "obiettivi raggiunti"), tracciando un bilancio della sua prima annata da numero uno arancione. Un resoconto che stride con le tempistiche di una stagione che i ragazzi di Alberto Villa devono ancora archiviare, essendo impegnati domenica al ‘Benelli’ contro il Ravenna per i playoff, la cui importanza era stata più volte sottolineata dai vertici del club.

Quanto affermato da Iorio, affiancato per l’occasione dal main sponsor Vannino Vannucci e dall’amministratore delegato Fabio Fondatori, ha assunto presto le sembianze di un ‘j’accuse, rivolto alla stampa, ’rea’ di fare il proprio lavoro di cronaca e analisi ("Le critiche mi feriscono", "Mi sembra che qua rimpiangiate De Simone") e alla piazza tutta ("Mi sarei aspettato una media di duemila spettatori, invece ci siamo fermati a millecinquecento").

"Sento parlare di stagione fallimentare - ha poi aggiunto senza giri di parole - ma il bilancio della nostra stagione è positivo. L’obiettivo sportivo era quello di arrivare più in alto possibile: io non ho mai detto di voler vincere il campionato, anzi il 4 giugno scorso affermai che il ritorno tra i professionisti sarebbe stato un traguardo da raggiungere entro due anni. I playoff erano il minimo sindacale e li abbiamo centrati".

In chiave squisitamente sportiva resta il fatto che la Pistoiese 2024/25, tra cambi in panchina e nell’organico, partite perse malamente e troppi cali di concentrazione, ha chiuso a 23 punti dal Forlì vincitore del campionato. Un distacco abissale, senza considerare le tredici lunghezze di ritardo dal Ravenna, club che, come detto dallo stesso Iorio, era partito con un budget molto simile a quello dell’Olandesina. La valutazione dell’annata, secondo il numero uno del club, dovrebbe però essere fatta guardando anche altri aspetti non legati al rettangolo verde.

"Abbiamo restituito credibilità alla Pistoiese ripartendo dalle macerie - ha puntualizzato Iorio -. Oggi il club ha una certa solidità dirigenziale, con un organigramma da categoria superiore, nonché economica, tant’è che la Pistoiese è finanziata con capitale proprio e non ha debito. E a tal proposito, sono ancora alla ricerca di un socio che possa detenere una parte delle quote. Col settore giovanile abbiamo raggiunto buoni risultati e lo stesso posso dire per gli Insuperabili e per il Consorzio Orange, due asset su cui puntiamo molto".

La prima squadra il prossimo anno potrà contare su un budget ancor più elevato rispetto a quello messo a disposizione nella stagione ormai agli sgoccioli. Un input è arrivato probabilmente dal direttore sportivo Massimo Taibi, non nominato direttamente da Iorio ma a questo punto prossimo alla riconferma: "Mi sono state richieste maggiori risorse economiche e da parte mia ho dato il benestare – ha concluso –. So che nel calcio non si vince solo con i soldi, ma posso garantire che sarà allestita una rosa in grado di competere per la promozione in Serie C". Anche perché, parole sue, il prossimo anno dovrà essere quello giusto.

Michele Flori