
"Inviamo questa lettera a nome dei bambini della scuola dell’infanzia di Montagnana. A scriverla siamo noi genitori". Inizia così la petizione con 27 firme dei genitori di bambine e bambini della scuola della frazione marlianese. "Non è la prima lettera – continuano – indirizzata al Comune e alla scuola, ma la nostra richiesta sembra rimanere inascoltata. Riguarda la necessità di trovare un edificio che possa ospitare la scuola d’infanzia. Quello usato fino al 201920 presenta molte criticità strutturali. Chiediamo sia trovata una soluzione differente nel nostro comune prima della fine dell’anno scolastico. L’anno scorso alcuni bambini non hanno frequentato e altri hanno avuto presenze discontinue a causa della distanza. Sappiamo che è necessario intervenire sul vecchio edificio. Non chiediamo di tornare lì subito: sarebbe una richiesta assurda. Ci piacerebbe essere aggiornati sullo stato dei lavori anziché andare a cercare tra gli atti, le sporadiche pubblicazioni o importunare sindaco e consiglieri. Non sono iniziati i lavori di restauro, ma non è nemmeno possibile che i bambini continuino ad andare a Pistoia nella scuola d’infanzia Anna Frank. Scendere ogni mattina e tornare a casa richiede viaggi di più di un’ora in pulmino, cosa stanca molto i più piccoli. I genitori che li accompagnano devono organizzarsi con il lavoro e portare altri figli alla scuola elementare e all’asilo nido in luoghi e orari diversi. Alla richiesta di un nuovo edificio (temporaneo o permanente) il sindaco propose il 17 maggio di aggiungere un pulmino dedicato solo ai bambini della materna, specificando che le spese per tale servizio avrebbero pesato sul Comune e avrebbe tolto o diminuito fondi per altre attività. La risposta ci lasciò perplessi e il tono fu scortese. In seguito, parlando anche con chi si occupa di organizzare i pulmini, abbiamo capito che questa soluzione non è utile a ridurre i tempi di permanenza dei bambini in giro. L’unica soluzione è avvicinare la scuola materna. Gli spazi nell’edificio di Pistoia sono ristretti e poco elastici. A Montagnana c’erano più stanze per le differenti attività. Gli spazi esterni a Pistoia sono pochi e difficilmente fruibili.
"Vorremo avanzare – concludono – alcune proposte. Chiediamo di usare parte degli spazi della scuola di Montagnana o di accogliere i bambini in altre strutture comunali, affittando spazi da privati, il vecchio mulino di Montagnana, la vecchia scuola di Casore o lo spazio a Panicagliora. A giugno 2020 il sindaco ci riunì al mulino di Momigno per dirci che avrebbe aggiunto una parte esterna coperta e i bambini avrebbero frequentato lì: eravamo tutti entusiasti. Perché non sia stato fatto non lo sappiamo. Sappiamo che non è possibile trovare uno spazio perfetto, ma non lo è nemmeno quello in cui sono ora".