REDAZIONE PISTOIA

Il blitz nel club per scambisti. Non erano frequentatrici ma escort. Titolare in manette e sigilli al locale

Fiorentino di 54 anni finisce in carcere: è il presidente dell’associazione che gestisce una discoteca hot in città. L’accusa: sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Al piano superiore stanze per gli incontri.

L’indagine è stata condotta a termine dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiobile della Compagnia di Pistoia

L’indagine è stata condotta a termine dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiobile della Compagnia di Pistoia

Sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, si procede con questa ipotesi di reato nell’indagine che ha portato in questi giorni all’arresto del titolare di un circolo privato nella zona di Sant’Agostino, pubblicizzato "come oasi di sensualità e raffinatezza in un contesto discreto e risevato".

Il titolare del circolo, (M.B.) 54 anni, fiorentino, si trova ora in carcere, raggiunto da un’ordinanza cautelare di custodia in carcere spiccata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pistoia su richiesta del procuratore della Repubblica Tommaso Coletta. Richiesta che si è basata sugli elementi di indagine raccolti da Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pistoia. La notizia è stata diffusa ieri attraverso un comunicato stampa e sarebbero gravi gli indizi raccolti. "Nonostante – si legge nella nota firmata dal procuratore capo Coletta – venisse presentato, sia sui canali social che su un proprio sito web come un raffinato club per scambisti, le indagini hanno rilevato che il titolare, in realtà, provvedeva a reclutare donne che svolgevano una vera e propria attività di prostituzione, rendendosi disponibili a rapporti sessuali di qualsiasi genere. Donne retribuite direttamente dal gestore – si legge ancora – che richiedeva a ogni ingresso il pagamento di una quota da parte degli avventori e un tesseramento obbligatorio che avveniva contestualmente al primo ingresso".

Sempre secondo quanto riferiscono gli inquirenti, l’ambiente era organizzato: al piano superiore c’erano le camere a tema, per la pratica di svariate attività sessuali nelle quali, dopo il primo approccio, che avveniva nella sala bar e discoteca del club, le donne si appartavano con uno o più clienti. Ma i carabinieri erano appostati e hanno svolto servizi mirati di osservazione esterna che hanno consentito agli investigatori di accertare una notevole affluenza di uomini. L’indagine ha compreso l’analisi dei tabulati e le intercettazioni telefoniche, che hanno confermato – sempre come spiega la Procura –: "un imponente volume di affari" e hanno anche permesso di comprenderre come venivano reclutate, e retribuite, le donne.

Il club, come si apprende, era già stato controllato a gennaio 2025 dai carabinieri della Stazione di Pistoia ed era stato sanzionato per alcune carenze di carattere amministrativo per la somministrazione di alimenti e di bevande. Le indagini hanno richiesto alcuni mesi, da qui la richiesta della misura e l’arresto.