
treno
Pistoia, 11 agosto 2016 - Parafrasando Celentano il treno per raggiungere il mare, in particolar modo Viareggio da Pistoia, resta un oggetto «dei desideri». Poche corse, ritardi e costi del biglietto giudicati troppo onerosi sono solo alcuni dei maggiori problemi riscontrati dai viaggiatori. E mezzi pubblici sostitutivi, ad eccezione di un servizio di autobus in funzione su prenotazione ogni domenica fino alla fine di questo mese, sono inesistenti. Osservando il tabellone ferroviario saltano all’occhio due particolari. Il primo riguarda la frequenza delle corse: un treno l’ora ma con un buco dalle 9.42 alle 12.38 della mattina, proprio nel cuore delle potenziali partenze dei pendolari del mare (ci saranno più treni da settembre ma ormai le cavanze saranno passate). Il secondo riguarda il ritorno in città: dopo le 22.10 non è più possibile lasciare Viareggio per arrivare a Pistoia.
«Con questi orari non c’è nemmeno il tempo di godersi una cena tranquilla al mare – racconta Roberta Fondi – perché si è costretti a fare tutto in fretta. Inoltre di notte non mi sento molto sicura soprattutto per i numerosi punti bui e non sorvegliati che ci sono nelle stazioni, senza contare che a volte, su certi treni, l’aria condizionata non c’è o viceversa è così alta da far venire i brividi di freddo». Alcuni per evitare i disagi del trasporto pubblico ricorrono alla macchina: «Con il fatto che i caselli autostradali hanno i prezzi bloccati da più di un anno conviene – dichiara Elisabetta Romiti – anche perché, arrivata là, cerco sempre di trovare i parcheggi gratuiti. Inoltre la convenienza si manifesta sotto altri aspetti: se hai la fortuna di avere un mezzo che consuma poco non sei schiavo degli orari dei treni e dei ritardi. Inoltre, se vai in compagnia dividendo il costo dell’autostrada si spendono davvero pochi spiccioli».
Ma c'è anche chi vede nel treno una soluzione ad un altro problema: arrivati al mare in auto infatti si scoprono «parcheggi carissimi e molto lontani dalle varie spiagge, per lo più in zona stazione – dichiara Gabriele Turelli – ed è quindi inutile se non un peso prendere la macchina e doverla parcheggiare dove posso arrivare comodamente con un mezzo pubblico. Tutto questo nonostante io abbia la casa proprio a Viareggio».