"Rafforzeremo i voucher per i pazienti oncologici ed abbiamo chiesto alla Regione di pensare a dei ticket da far pagare seguendo le fasce di reddito e non l’Isee, solo così potremo garantire un servizio dignitoso". Riccardo Fantacci, direttore della Misericordia di Pistoia è uscito soddisfatto dell’incontro avuto nei giorni scorsi in Regione con i vertici dell’ente e dell’Asl Toscana centro. Sul tavolo il tema dei trasporti per i pazienti fragili che devono seguire delle terapie continue a partire dai malati di cancro. Il nodo da sciogliere è quello dei fondi per pagare il servizio, soldi che lo scorso ottobre dopo una delibera di giunta erano stati tagliati almeno per chi non rispettava i paletti previsti dalla nuova normativa. Paletti che rischiavano di veder tagliati fuori dal servizio gratuito tantissimi cittadini. In pratica solo in determinate condizioni, che obbligherebbero anche all’uso dell’ambulanza e non di altra macchina di servizio, il cittadino avrebbe garantito gratuitamente il servizio. All’epoca a lanciare l’allarme oltre alla Misericordia di Pistoia è stato anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi. "Il taglio sul servizio è avvenuto senza alcuna concertazione con il mondo del volontariato, già alle prese con il caro-energia – aveva sottolineato Capecchi –. È evidente che in caso in cui il malato oncologico si debba pagare il trasporto è più facile che scelga un mezzo privato. Senza dimenticare l’aspetto clinico, le terapie comportano situazioni di notevole spossatezza e nausea ed è quindi comprensibile come sia importante essere riaccompagnati a casa da una persona qualificata. Doversi arrangiare con un mezzo privato o uno a pagamento diventa un aggravio economico e per della sicurezza dei loro cari". La Regione, oggi, intende risolvere il problema.
"Le intenzioni sono buone e vedo un’apertura sulla questione – commenta Fantacci – Ci hanno spiegato che ora i trasporti di questo tipo saranno gestiti dall’ambito sociale. A noi non interessa da quale ufficio arrivano i soldi, ma solo garantire il servizio. C’è chi può permetterselo e vuole pagare – continua il direttore della Misericordia – e allora perché non fare come per il ticket sanitario?". Al tavolo era presente l’assessore regionale Simone Bezzini, il coordinatore dei servizi territoriali sanitari Federico Gelli, il direttore dell’Asl Toscana Centro Paolo Morello Marchese e Adriano Peris che si occupa dei trasporti sanitari. "Con Peris abbiamo stabilito anche che – spiega ancora Fantacci – quando le criticità riguardano solo il territorio pistoiese le risolveremo a Pistoia, in seguito se ci sarà la necessità ci rivolgeremo al tavolo regionale".
m.m.