REDAZIONE PISTOIA

Tragedia sfiorata. Bimbo precipita dal secondo piano. Ricoverato al Meyer

Il terribile incidente è avvenuto a Casalguidi: il piccolo ha tre anni. La caduta da otto metri è stata attutita da una fioriera con le piante. La disperazione dei genitori e del nonno. Poi il volo con il Pegaso.

Il terribile incidente è avvenuto a Casalguidi: il piccolo ha tre anni. La caduta da otto metri è stata attutita da una fioriera con le piante. La disperazione dei genitori e del nonno. Poi il volo con il Pegaso.

Il terribile incidente è avvenuto a Casalguidi: il piccolo ha tre anni. La caduta da otto metri è stata attutita da una fioriera con le piante. La disperazione dei genitori e del nonno. Poi il volo con il Pegaso.

Il terrore si è materializzato in pochi minuti. Un volo dal secondo piano della palazzina nel quartiere residenziale di viale Europa a Casalguidi. Poi le urla indistinte della famiglia, della madre, del babbo e del nonno. A terra c’è un bambino di appena tre anni, che piange disperato. Il terribile incidente è avvenuto ieri sera, poco prima delle 19. Ancora da chiarire l’esatta dinamica dei fatti. Quella che forniamo è dunque una prima ricostruzione. A dare l’allarme è stata la mamma del piccolo. Sul posto sono immediatamente arrivati i soccorritori della Misericordia di Casalguidi che ha sede proprio a pochi metri dalla casa dove è avvenuto l’incidente. Con loro, poco dopo, l’automedica del 118 e i carabinieri. Immediata anche la richiesta di intervento dell’elicottero Pegaso che è atterrato in un campo poco distante, sul viale Europa. Il piccolo è stato trasferito in codice rosso all’ospedale Meyer di Firenze, dove è stato ricoverato nel Trauma Center. Le sue condizioni, fortunatamante, sono stabili e non sarebbe in pericolo di vita.

Ancora da capire in che modo il piccolo sia riuscito ad arrivare all’altezza della finestra e a scavalcarla, perdendo l’equilibrio e precipitando nel vuoto. Un volo di circa otto metri, dal secondo piano della palazzina di tre, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, se non ci fosse stata una fioriera con il terriccio ed una pianta ad attutire il colpo terribile a terra, inevitabile. All’arrivo dei soccorritori, il piccolo era nelle braccia della madre, ma è sempre rimasto vigile per tutto il tempo del primo intervento. Sul suo mento c’era un taglio profondo, ma non altre ferite importanti visibili. Sul corpo le chiazze rosse, segni del trauma subito.

I soccorritori della Misericordia lo hanno immediatamente stabilizzato e lo hanno spinalizzato in attesa dell’arrivo dell’automedica. Attimi e manovre fondamentali per assicurare il successivo trasporto. Attorno ai sanitari tutta la famiglia del piccolo: il nonno, disperato e in lacrime, si batteva le mani sulla testa, incapace a dare un senso a una tragedia così grande. La mamma non ha mai lasciato il piccolo per un istante, ma non è riuscita a parlare, travolta dal pianto. Sul posto c’era anche il babbo, che ha subito indicato ai soccorritori il punto esatto in cui il suo piccolo è atterrato, in una fioriera larga di plastica, dove c’era del terriccio e le piante che hanno fortunatamente attutito il terribile schianto.

La mamma si è subito accorta dell’incidente e si è precipitata in strada, prestando le prime cure al bambino e poi tenendolo in braccio stretto a sé, fino all’arrivo dei soccorritori. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno bloccato la strada per permettere l’atterraggio dell’elicottero Pegaso.

Martina Vacca