Torna il campo estivo di Libera nei terreni confiscati alla mafia "Lavoro, legalità e impegno"

"E!state Liberi!" è un’iniziativa per i giovani organizzata a Catena con il supporto di Spi Cgil. Previsti momenti di formazione e di divertimento, nel segno della lotta alle infiltrazioni mafiose.

Torna il campo estivo di Libera  nei terreni confiscati alla mafia  "Lavoro, legalità e impegno"

Torna il campo estivo di Libera nei terreni confiscati alla mafia "Lavoro, legalità e impegno"

Anche quest’anno torna "E!state Liberi!", il campo di impegno e formazione per ragazzi e ragazze organizzato da Libera Pistoia su un terreno confiscato alla camorra a Catena di Quarrata. A collaborare con il ramo pistoiese di Libera sono Spi Cgil e una rete di di numerose altre associazioni e gruppi. L’iniziativa prevede una serie di attività per una decina di giovani tra i 14 e i 17 anni, provenienti da diverse città italiane e anche dall’Austria, che pernotteranno a Pistoia presso l’Associazione Il Granello di Senape e, tranne le eccezioni previste dal programma, pranzeranno a Lucciano alla Casa della Solidarietà e ceneranno al circolo Arci Parco Verde di Olmi. Il gruppo di adolescenti nei giorni del campo sarà impegnato in lavori di manutenzione del terreno che attualmente è incolto e in stato di abbandono e elaboreranno installazioni artistiche nate dai loro pensieri e considerazioni.

Durante le giornate ci saranno anche numerosi momenti formativi, con la visione di film, visite guidate, incontri con protagonisti e rappresentanti delle istituzioni che a vario titolo hanno avuto a che fare con la lotta alle mafie. I volontari che accompagnano i ragazzi solleciteranno riflessioni sul valore dell’antimafia sociale anche attraverso la conoscenza del territorio, come il bene confiscato di Massa e Cozzile, gestito dal Gruppo Valdinievole, che è stato il primo bene requisito destinato a uso sociale in Toscana e fra i primi in Italia. Il Campo "E!state Liberi" è la traduzione in realtà di ciò che era stato previsto dal progetto "Coltiviamo la legalità" condiviso tra il Comune di Quarrata, Libera e le associazioni sindacali. Un percorso complesso che ha dato i suoi frutti lo scorso anno grazie alla stretta collaborazione dei soggetti promotori con la Prefettura di Pistoia, portando all’uso sociale del bene confiscato a Catena. "Questo è un modo anche per onorare la memoria di coloro che hanno combattuto contro le mafie perdendo la vita – ha osservato Alessandra Pastore del coordinamento provinciale di Libera – inoltre attraverso questa rete di collaborazione diamo il messaggio che non vogliamo lasciare soli i protagonisti della lotta alle organizzazioni mafiose". Soddisfazione per il progetto anche da parte del sindaco Gabriele Romiti, che ha sottolineato l’importanza di una città unita contro le infiltrazioni della mafia. "In tutta la provincia di Pistoia sono una cinquantina i beni confiscati – ha detto Andrea Brachi di Spi Cgil – . Occorre continuità nell’assegnazione di queste aree, in modo da realizzarvi progetti utili per la collettività".

Daniela Gori