REDAZIONE PISTOIA

Titos riapre le sue porte, ai libri e all’arte

Il mitico locale degli anni Ottanta rivive grazie al restauro di Luciano Agostiniani, artigiano e pittore. La sua mostra è "Homo faber"

In origine era il Tito’s, poi Taverna Lupululà, infine R.Mutt. Ogni volta un capitolo diverso (per pubblici diversi), ma sempre qualcosa in comune: l’elemento della convivialità. Oggi dalle ceneri di quelle esperienze che hanno insistito dagli anni Ottanta a oggi in quel minuscolo e assolutamente delizioso angolo di città che è vicolo dei Bacchettoni e piazzetta Sant’Atto, si scrive un libro nuovo al cui timone c’è Luciano Agostiniani, 73 anni, lui che del Tito’s del debutto fu tra i protagonisti. Si riparte dalle origini insomma, tanto che pure il nome ricalca quello di allora, Titos appunto, con destinazione d’uso delle più svariate. La prima? Quella di spazio espositivo, dove a inaugurare la serie ci sarà proprio una mostra di Agostiniani, artigiano e restauratore con la passione dell’arte.

Dal titolo "Homo faber", la personale sarà occasione per presentare al pubblico il gusto e l’originale visione onirica dell’arte e dell’arredo propria di Agostiniani, tra surrealismo, esotismo, neoclassicismo e astrattismo. Ma lo spazio saprà plasmarsi a ogni tipo di iniziativa. "L’idea è aprirlo a tutti, soggetti pubblici e privati, perché nel tempo possa accogliere mostre, presentazioni di libri, corsi di vario genere come uno che avremo già in ottobre dedicato al cinema – spiega il proprietario del Titos, in origine oratorio –. Ho lavorato per diverso tempo al restauro del fondo, ho cercato di renderlo il più accogliente possibile. Non è l’aspetto commerciale né il guadagno che inseguo: voglio restituire alla comunità uno dei luoghi tra i più antichi e suggestivi della città. Da privato credo di aver fatto la mia parte. Ho avviato un dialogo con quelle realtà che convivono su quest’area, dall’associazione Spichisi con il Giardino di Cino alla Provincia".

Se è vero che un’apertura è sempre una buona notizia, ciò a maggior ragione vale per questo spazio il cui ruolo potrebbe essere determinante per garantire il decoro dell’area. Nel tempo infatti la piazzetta, la cui riqualificazione era iniziata nel 2018 con la realizzazione del maxi murale "No hesitation" dello street artist Millo, ed era poi proseguita con l’intervento dello studio di architettura Ecòl dal titolo "Romanico automatico", è stata presa di mira dai vandali che l’hanno imbrattata a più riprese annullando lo sforzo di recupero di tanti volontari.

Oggi dunque uno spiraglio, possibile grazie a un’apertura che intanto fino al 30 ottobre sarà garantita ogni giorno dalle 18 alle 20 proprio per consentire al pubblico di vedere le realizzazioni di Agostiniani.

"Ho raccolto delle cose che ho fatto nella mia vita – commenta e conclude –. Io dipingo da sempre. Ho visto che quel che faccio piace e ora che sono in pensione ho pensato di dedicare del tempo a questa cosa".

Per informazioni: www.eventitos.org

linda meoni