
Franceschi, amministratore unico dell’impianto: "Sarebbe opportuno che ci fossero adeguati ristori. Attualmente spettano solo a Montale" .
"Il governo di Roma ha fatto tutto quello che doveva fare, i soldi anche per l’argine dell’Agna sono stati tutti trasmessi alla Regione". Così il sottosegretario all’ambiente e alla sicurezza energetica Claudio Barbaro durante la visita effettuata ieri pomeriggio davanti all’argine dell’Agna e, successivamente, al termovalorizzatore di via Tobagi. Insieme al sottosegretario Barbaro era presente anche il sottosegretario all’agricoltura Giacomo La Pietra. Proprio davanti al tratto dell’argine che ha rotto nel novembre 2023, provocando l’allagamento della vicina zona industriale di Montale, i due sottosegretari hanno incontrato alcuni imprenditori della zona che hanno espresso la loro preoccupazione sul fatto che l’argine non sia stato messo ancora in sicurezza e che "non sono state consolidate neanche le opere di somma urgenza realizzate dopo l’alluvione".
"Ogni volta che c’è un’allerta abbiamo paura" hanno detto gli imprenditori. I due esponenti del Governo hanno preso atto che ancora la Regione non ha realizzato un progetto di sistemazione dell’argine e non ha reso pubblico il piano di fattibilità che ha comunicato di aver elaborato tramite il genio civile.
Insieme ai sottosegretari La Pietra e Barbaro erano presenti il consigliere regionale uscente di Fratelli d’Italia e candidato alle regionali Alessandro Capecchi oltre a Greta Avvanzo e Lorenzo Vignali anche loro candidati, sempre di Fratelli d’Italia, alle regionali e alla consigliera comunale di Montale Greta Cavaciocchi.
Nella successiva visita al termovalorizzatore i sottosegretari e gli altri politici al seguito sono stati ricevuti negli uffici dell’impianto dall’amministratore unico del Cis Edoardo Franceschi, dal responsabile dell’impianto della ditta Hera che gestisce il termovalorizzatore dal gennaio scorso e dal dirigente di Hera Paolo Cecchin. Tondini ha illustrato il funzionamento dell’impianto e i lavori di manutenzione e miglioramento delle strutture che sono in corso da qualche settimana e che hanno determinato il fermo dell’attività che perdurerà per due o tre mesi. Alla visita all’inceneritore ha partecipato anche il sindaco di Agliana Luca Benesperi.
L’incontro è avvenuto in una sala riunioni della palazzina degli uffici annessi all’impianto. Il sottosegretario La Pietra ha fatto notare che: "La popolazione di questa zona sostiene il peso di questo impianto da diversi decenni. Noi siamo favorevoli agli impianti – ha detto La Pietra – e pensiamo che nella regione Toscana non si possa fare a meno neanche dei termovalorizzatori, ma sottolineiamo che questo impianto rappresenta da tanto tempo un peso troppo gravoso per questa zona".
"Sarebbe opportuno che ci fossero degli adeguati ristori – ha osservato l’amministratore unico Franceschi (nella foto in alto con Barbaro) – sarebbe una cosa giusta, attualmente i ristori che ci sono spettano solo al comune di Montale". Franceschi ha anche informato che il Cis non ha più debiti dopo aver finito di pagare il mutuo per la precedente ristrutturazione.
"Ci sono degli utili – ha fatto notare il sindaco di Agliana Luca Benesperi –, ma nell’assemblea dei soci, dove ci vuole l’unanimità, il Comune di Montale si è sempre opposto a una divisione dei dividenti fra i tre Comuni proprietari per ragioni che non si comprendono. Se fosse per mettere da parte risorse per una futura bonifica noi abbiamo proposto di decidere un accantonamento proprio mirato e finalizzato a quello scopo, Ma il comune di Montale si oppone anche a questo".
Giacomo Bini