
La consigliera Federica Fratoni Le acque termali della Valdinievole sono state al centro di un convegno a Firenze
L’origine delle acque termali di Montecatini e della Valdinievole, l’entità della risorsa e le prospettive di ricerca di sorgenti, sono state al centro di un convegno a Firenze, a Palazzo del Pegaso, sede del consiglio regionale della Toscana. Un lungo pomeriggio di confronto e analisi di risultati: tra questi anche la conferma della scoperta di un secondo serbatoio termale, in continuità a quello esistente o situato più in profondità. Un annuncio che ha riportato al centro la strategicità di un settore, e di un territorio, riconosciuto oltre confine e che attira turisti in ogni periodo dell’anno.
Il consigliere regionale Federica Fratoni (Pd), membro dell’ufficio di presidenza dell’assemblea, ha sottolineato che "la disponibilità della risorsa acqua nel termalismo è fonte di sviluppo e cura del territorio che mantiene ancora oggi tutta la sua valenza. La Regione ha da anni una sua legge che dovrebbe essere aggiornata soprattutto nel sistema di governance, l’insieme dei principi, delle regole e delle procedure che riguardano la gestione, tra Regione e Comuni. Ritengo parallelamente necessario approfondire gli aspetti relativi alla disponibilità di questa risorsa, rinnovare e sviluppare nuove ricerche per offrire a Montecatini e alla Valdinievole una nuova possibilità di rilancio".
Fratoni ha ricordato come la giunta regionale abbia "destinato risorse ingenti per l’acquisto dei beni strategici delle Teme nell’ambito della procedura di concordato. A questo impegno, si deve affiancare una ripresa vigorosa di ricerca e gestione della risorsa termale come asset, valore, di sviluppo territoriale".
A confermare l’esistenza di un secondo serbatoio termale, Marco De Martin Mazzalon geologo dell’ufficio di tutela termale delComune di Montecatini. "I risultati che presentiamo sono molto importanti – ha ribadito - hanno rivoluzionato il quadro di conoscenze del territorio e aprono prospettive interessanti". Mazzalon ha spiegato che la nuova riserva di acqua è stata identificata attraverso la ricostruzione del quadro geologico. "Il secondo serbatoio potrebbe essere anche più grande di quanto ipotizziamo, con un calore addirittura maggiore".
Per Enrico Pandeli professore del dipartimento di Scienze della Terra di Firenze, l’idrotermalismo "non deve essere solo salvaguardato e monitorato. Con le nostre ricerche stiamo tentando di individuare nuove sorgenti per preservare un patrimonio che ci invidiano da ogni parte del mondo e incrementare la produzione così da venire incontro ad una domanda di terme altissima".
Da.B.