REDAZIONE PISTOIA

Tentato omicidio davanti alla discoteca. Disposta la perizia sulle lesioni del giovane

È ancora agli arresti domiciliari il 19enne che la notte del 20 gennaio, ha colpito con una...

È ancora agli arresti domiciliari il 19enne che la notte del 20 gennaio, ha colpito con una bottiglia di birra un coetaneo, che aveva conosciuto poco prima nel locale H2no di Sant’Agostino. Un agguato che avrebbe potuto costare la vita al ragazzo, raggiunto dai vetri rotti alla nuca, al collo e al torace. Portato al pronto soccorso, il giovane è stato medicato con oltre cinquanta punti di sutura. I colpi, seppur profondi, non hanno toccato punti vitali, altrimenti le conseguenze sarebbero state ben altre. I carabinieri sono arrivati all’individuazione del presunto responsabile in pochi giorni, incrociando le indicazioni fornite dai testimoni. Il 19enne è accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi.

Intanto, il sostituto procuratore Chiara Contesini, che ha diretto le indagini, ha nominato un perito, per svolgere gli accertamenti sul tipo di lesioni inferte alla vittima. L’agguato si sarebbe consumato intorno alle 4,30. Prima ci sarebbe stata una discussione: una questione di gelosia, probabilmente, scatenata dal tentativo della vittima di avvicinare l’amica dell’altro. I buttafuori, accortisi della lite, avrebbero invitato entrambi a lasciare la discoteca. A quel punto, la situazione sembrava tornata alla calma. Ma così non è stato: il 19enne era già salito nell’auto del padre che era venuto a riprenderlo dopo la serata, quando ha deciso di tornare indietro, dopo aver visto il gruppo di amici della vittima a cento metri dall’ingresso del locale. Poi si sarebbe avvicinato alle spalle del coetaneo e, dopo averlo spintonato, lo avrebbe colpito al volto con una bottiglia di birra, spaccandogliela addosso. Poi, con i cocci avrebbe continuato a infierire altri colpi al collo, al volto e al torace.