Un milione di euro a disposizione del Gal e l’assemblea dà il via libera al Piano di sviluppo rurale d’area, che comprende la Strategia nazionale aree interne. "Il Consiglio di amministrazione del Gal e la successiva assemblea dei soci – si legge nella nota della società – hanno dato ufficialmente il via al processo di elaborazione del Piano di sviluppo rurale d’area. Importante novità rispetto alla precedente programmazione è l’affidamento ai Gal della gestione dei fondi Feasr (Fondo europeo per lo sviluppo rurale) destinati alla Strategia nazionale aree interne". Nell’occasione è stato presentato il calendario delle azioni, a iniziare dalla serie di incontri di concertazione con la cabina di regia dell’area Garfagnana, Lunigiana, Media valle del Serchio e Appennino pistoiese. Incontri aperti alla cittadinanza e imprese, aree su cui saranno spalmati gli investimenti. Il risultato di questo grande lavoro di sintesi dei vari territori sarà presentato alla Regione entro il 31 gennaio 2025. "L’assegnazione di un fondo da un milione di euro rappresenta la conferma della fiducia e del riconoscimento del ruolo e del lavoro che il Gal Montagnappennino e gli altri Gal toscani hanno svolto fino ad oggi – ha commentato la presidente Marina Lauri – voglio ringraziare la Regione e la vicepresidente Stefania Saccardi per la fiducia e il riconoscimento del valore aggiunto che i Gal sono in grado di portare sul nostro territorio".
Un riconoscimento importante, quello della Regione, che ha scelto di assegnare ai Gal toscani la gestione delle risorse del fondo Feasr riconoscendo non solo la capacità di gestire programmazioni e fondi comunitari ma soprattutto quella di sviluppare una visione integrata fra le varie programmazioni. Lo sottolinea il direttore, Stefano Stranieri affermando: "Si è riconosciuto per la prima volta a livello nazionale che queste aree avevano bisogno di strumenti e risposte specifiche con programmazioni locali nelle politiche sanitarie, trasporti, istruzione e di supporto alle imprese di tutti i settori economici".
Andrea Nannini