REDAZIONE PISTOIA

"Summer love" Tre artisti e il ritorno a casa

Baghernejad, Lako e Pellicci espongono da oggi le loro opere alla Galleria Vannucci: la riflessione è dedicata al tempo e al luogo

Spostarsi per metter radici altrove, per "prendere stanza" in un luogo che non è casa. Se per ‘casa’ s’intende là da dove si proviene. "Summer love-Welcome home" è il titolo della nuova mostra proposta dalla Galleria Vannucci che si apre oggi, domenica 16 aprile, alle ore 16, mettendo assieme le opere realizzate da Mohsen Baghernejad, iraniano di Torino, Lori Lako, albanese di Firenze, Erika Pellicci, lucchese da Berlino. Tutte chiamano a una riflessione sul tempo, per sempretemporaneamente, e sul luogo, quiovunque, consapevoli che "fare case è faticoso, dispendioso, è un luogo di relazione con gli altri". "’Summer Love’ – spiega la curatrice Serena Becagli – è il nome del caicco turco con a bordo 180 migranti che è naufragato nelle acque calabresi di Cutro il 26 febbraio 2023. Mentre riflettevamo sul tema della casa, sullo stare, sul cercare, sullo spostarsi, sul trovare riparo, sul fare casa, anche lontano dal proprio luogo di origine, è accaduto questo naufragio sulle coste italiane". Diversi e originali i modi in cui i tre artisti hanno ognuno affrontato il tema qui proposto: c’è stoffa, leggerezza, nell’interpretazione di Mohsen Baghernejad, che in Galleria ha ricreato un ambiente separato, una sorta di luogo mentale in cui alcune sculture vanno a ricostruire metaforicamente l’interno di una stanza, un interno che è anche una presenza fisica, una stanza che è a sua volta pronta a ospitarci in una dimensione autonoma, ma in connessione con lo spazio circostante. Pareti che si fanno leggere, trasparenti, che rendono sempre più labile il confine tra dentro e fuori. Fotografia è invece il mezzo prescelto da Erika Pellicci, da sempre concentrata nella sua ricerca sul concetto dello spazio – quello che infine, per lei, è definito dalla propria presenza materica, "il luogo che occupo o che occuperò si muoverà con me, non sarà statico" –, che in questa mostra affronta il tema raccontando di Herma, un piccolo essere alla ricerca di identità e di casa, una chiocciola, che in fondo però la casa se la porta dietro, si ambienta, si attacca. Sceglie di esprimersi invece con una installazione l’artista 32enne Lori Lako che propone quasi un lavoro di cucitura, ritrovando origini e punti di contatto con la comunità albanese di Pistoia, a partire da una riflessione su nazionalismi e bandiere attraverso "Zoo".

Poi ecco la serie fotografica "Lullaby": qui l’artista procede recuperando immagini datate primi anni Novanta dall’archivio dell’illustratore Francesco Fagnani, allora inviato del settimanale Cuore in Albania. Immagini nate in bianco e nero vengono riportate a colori, eliminando così quella distanza temporale che le faceva apparire lontane. La mostra sarà ospitata negli spazi della Vannucci (via Gorizia 122) fino al 18 giugno e sarà visitabile dal mercoledì al venerdì dalle 17 alle 19.30; il sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30. Porte aperte anche su appuntamento, chiamando lo 0573.20066 o il 335.6745185.

linda meoni