Stagione sinfonica Gemma New dirige l’Ort

Evento stasera al teatro Manzoni, dove la direttrice neozelandese guida la grande orchestra toscana attraverso l’Ottocento

Una bacchetta al femminile guida l’Orchestra della Toscana, ancora una volta ospite della Stagione Sinfonica Pistoiese. Questa sera, sabato 18 marzo, al Teatro Manzoni (ore 21), Gemma New, direttrice neozelandese dalla carriera in ascesa, guiderà la compagine lungo un itinerario musicale che attraversa tutto l’Ottocento sinfonico. Ricercata per le sue interpretazioni penetranti e la sua presenza dinamica, la New è stata recentemente nominata consulente artistica e direttrice principale della New Zealand Symphony Orchestra. Salutata dalla critica come "una stella nascente nel firmamento musicale", nel 2021 ha vinto il prestigioso Sir George Solti Conducting Award e oggi appare regolarmente con le migliori orchestre d’Europa e del Nord America. Cresciuta circondata dalla musica, tra il violino di sua madre Kim, musicista della Wellington Chamber Orchestra, e la collezione di dischi jazz dei nonni, fin da piccola ha dimostrato il suo talento, la sua predisposizione al podio e l’amore per l’orchestra. La prima parte del concerto si apre con l’ouverture Egmont op. 84 di Beethoven. Insieme ad altre grandi ouvertures come il Coriolano o la Leonora n.3, è una pagina rivoluzionaria che anticipa con una formidabile intuizione il principale genere orchestrale dell’Ottocento: il poema sinfonico. Fa parte delle musiche di scena composte per l’omonima tragedia di Goethe, che dipinge il conte Lamoral di Egmont, valoroso condottiero fiammingo che fece da mediatore nel conflitto tra cattolici e protestanti nel periodo della Controriforma e lottò fino a dare la vita per l’indipendenza dei Paesi Bassi contro l’oppressione spagnola al tempo di Carlo V e Filippo II. A seguire, la Sinfonia n.4 op.90 "Italiana" di Mendelssohn, piena espressione di quel "Romanticismo felice" di cui l’autore è per tradizione l’emblema. Il clima gioioso e spensierato che la attraversa risponde pienamente alle emozioni del musicista ventenne durante il suo soggiorno in Italia compiuto tra il 1830 e il 1831. Il Concerto per pianoforte e orchestra n.2 op.83 di Brahms completa il programma. Imponente e monumentale, è strutturato in quattro movimenti rispetto ai tre tradizionali e compete per dimensioni, complessità, difficoltà tecniche, densità di scrittura con il Concerto per violino op.77 di poco precedente, sviluppando l’eredità beethoveniana e preparando il terreno alle ultime due sinfonie.

Nella veste di solista è Alessio Bax, uno dei più interessanti giovani pianisti di oggi, capace di unire un eccezionale lirismo ad una tecnica perfetta. Nato a Bari in una famiglia di appassionati di musica, si è diplomato a 14 anni ed ha studiato in America, dove risiede. Affermatosi con la vittoria ai concorsi di Hamamatsu e Leeds, è un volto familiare in quattro continenti e si esibisce come solista, nel repertorio da camera e con più di 150 orchestre, sotto la guida di maestri come Fabio Luisi, Sir Simon Rattle, Yuri Temirkanov. Info: Biglietteria Manzoni 0573.991609; 27112 online su: www.teatridipistoia.it

Chiara Caselli