Specchi di memoria, orme da leggere e ricordare Dentro, le storie delle vittime "casuali" delle faide

L’installazione realizzata dagli studenti della Frank nell’atrio della scuola: pezzi di una storia di sangue .

Specchi di memoria, orme da leggere e ricordare  Dentro, le storie delle vittime "casuali" delle faide

Specchi di memoria, orme da leggere e ricordare Dentro, le storie delle vittime "casuali" delle faide

Come ricorda Liliana Segre "coltivare la Memoria è un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare".

Convinti, dunque, dell’importanza della memoria, noi alunni ed alunne della II D abbiamo realizzato sotto la supervisione dei professori Marco Fontani e Sara Lenzi un’installazione artistica dal titolo "Specchi di memoria" (nella foto a destra e in quella in alto). Si tratta di ventidue specchi in cartonlegno dipinto con acrilico dall’effetto cromato e dalla forma irregolare, che richiama le pozze di sangue, in cui si sono infranti i sogni di giovani vittime innocenti di mafia.

Accanto ad essi un QR Code, inquadrando il quale è possibile conoscere la vicenda biografica dei protagonisti del libro "Assenti senza giustificazione" di Rosario Esposito La Rossa, bambini e ragazzi uccisi per sbaglio dai clan mafiosi.

I nostri "specchi di memoria" non riflettono, dunque, l’immagine di chi li osserva ma fanno riflettere.

È nostro dovere, infatti, rinnovare ogni giorno l’insegnamento che Giovanni Falcone ci ha lasciato in eredità e la scuola è un luogo privilegiato.

Riflettiamo, dunque, noi stessi nella memoria per rendere questo mondo un luogo migliore.