Ancora i giochi non sono fatti, ma per la carica di presidente di Confcommercio Pistoia e Prato, dopo la lunga esperienza di Stefano Morandi che lascerà dopo 16 anni di mandato, c’è già un nome forte, quello dell’attuale vicepresidente Gianluca Spampani, 46 anni, vicepresidente e amministratore delegato di Sidal (Società italiana distribuzioni alimentari), nata a Pistoia nel 1974 (dove ha ancora la sede principale) come fornitore di prodotti alimentari e no food. L’azienda oggi ha 13 sedi distaccate nel centro Italia e in Sardegna, con oltre 300 dipendenti. La decisione ufficiale spetterà ovviamente agli organi preposti, che si riuniranno ad ottobre per il rinnovo delle cariche, ma quella di Spampani è una candidatura molto forte, che viene vista nel segno della continuità. Spampani fa parte della giunta di Confcommercio dal 2009 e dal 2017 è vicepresidente dell’associazione. Ha inoltre fatto parte del consiglio della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia fino a pochi mesi fa. Il rinnovo delle cariche e il passaggio di consegne all’interno di Confcommercio avverrà al termine dell’assemblea elettiva che verrà indetta verso la fine di ottobre. In quell’occasione verrà eletto anche il nuovo presidente. I candidati alla presidenza possono essere scelti solo all’interno del consiglio. Se ci saranno più candidati si procederà all’elezione, altrimenti in caso di unico candidato verrà nominato per acclamazione.
Intanto si parla già di una maggiore presenza femminile all’interno del consiglio e di un numero pressoché uguale tra soci dell’area pistoiese e di quella pratese. Si parla in particolare dell’ingresso di giovani, anche donne, anche se alcune figure "storiche" dovrebbero rimanere, sempre nel segno della continuità, con un’integrazione maggiore del territorio di Prato, che fino ad oggi ha avuto meno visibilità all’interno dell’associazione.
Confcommercio ad oggi conta 7.900 soci e 85 collaboratori. Le sedi sono a Pistoia, Prato, Montecatini Terme, Pescia e San Marcello. La nuova giunta e in particolare il nuovo presidente dovranno fare i conti con gli effetti prodotti negli ultimi anni dalla pandemia, che ha portato con sé incertezza, freni, brevi slanci e conseguenti limitazioni. Molti settori sono stati duramente coinvolti dalle misure anti-contagio, con prolungate chiusure di attività che hanno messo in ginocchio interi comparti. Basti pensare all’intrattenimento, alla ristorazione, ma anche alle palestre.
"Molti commercianti – spiega il presidente uscente Morandi – hanno dovuto fronteggiare interi mesi di stop e ancora oggi non ci sono dei piani per la riapertura di alcune attività. Non possiamo dimenticarci quanto è stato alto il sacrificio chiesto alle imprese di commercio, turismo e servizi e non vogliamo farlo in questa fase in cui si affacciano timorosi i primi segnali di ripresa".
Pa.Ce.