REDAZIONE PISTOIA

"Solo ipotesi sostenibili". Il futuro dell’inceneritore

Il dibattito si allarga a Italia Viva della Piana: "Chiarezza e condivisione". Sì alla proposta di Ladurner: un impianto per recuperare i pannelli fotovoltaici .

"Solo ipotesi sostenibili". Il futuro dell’inceneritore

Nel dibattito sul futuro del termovalorizzatore di Montale si inserisce Italia Viva della Piana, che chiede "chiarezza e condivisone". Dopo la presentazione, nelle commissioni consiliari di Agliana e Montale, delle ipotesi riferite al futuro dell’impianto di via Tobagi a Montale, sul confine con Agliana, la discussione tra politici e associazioni ambientaliste prosegue.

"Siamo aperti alle ipotesi ambientalmente sostenibili – spiega Italia Viva – . Il mondo è andato avanti, così come sono andate avanti le tecnologie messe a disposizione per lo smaltimento dei rifiuti. E’ un tema dibattuto in questi giorni alla luce delle tre proposte che si sono fatte avanti sul futuro dell’impianto di termovalorizzazione di Montale. Italia Viva della Piana pistoiese sul rinnovato ruolo dell’impianto esprime apertura verso l’analisi e l’approfondimento di tutte le ipotesi messe in campo. "Finalmente – affermano -, con l’approvazione dello scorso mese, la Toscana avrà un piano industriale dell’economia circolare che vede i rifiuti e la loro trasformazione divenire materia prima di nuovi processi finalizzati a produrre energia, calore e creare lavoro", sottolineando che ciò è avvenuto grazie anche al lavoro del vicepresidente della Regione Stefano Scaramelli, dell’ex assessore Stefania Saccardi e della comunità di Italia Viva. "Serve quindi – dichiarano gli esponenti della Piana del partito di Matteo Renzi – dare un futuro all’impianto di Montale che sia il migliore da un punto di vista di sostenibilità ambientale, altresì servono scelte coraggiose che diano gambe al piano dell’economia circolare, necessarie per cambiare passo nella gestione dei rifiuti e superare l’emergenza che si è creata, che inevitabilmente ricadrebbe su tutto il territorio".

Decisamente contrario a tenere ancora in attività l’impianto, che brucia rifiuti da 45 anni, Fabrizio Bertini di ‘Rifiuti zero’ che ha seguito i lavori della commissione ambiente di Agliana: "Siamo per la raccolta differenziata finalizzata al riciclo, quindi per l’inceneritore di Montale chiediamo dismissione e bonifica del sito. Se in Regione servono impianti per lo smaltimento dei rifiuti che siano di trattamento a freddo". Nella commissione aglianese, convocata dalla presidente Francesca Biagioni, è emersa la proposta del consigliere Alfredo Fabrizio Nerozzi di un consiglio comunale aperto, per valutare se esiste un’alternativa alle ipotesi presentate, due di ammodernamento e una di riconversione in trattamento fanghi civili, che prevedono comunque la combustione. Il sindaco, Luca Benesperi ha, infatti, dichiarato: "Nessuna delle tre proposte ci soddisfa". Tanti i dubbi emersi, ‘salvando’ solo la parte di una proposta di ammodernamento di Ladurner (attuale gestore) che prevede un piccolo impianto per il recupero dei pannelli fotovoltaici.

Piera Salvi