
Alcuni clienti e dipendenti davanti al negozio a pochi metri da piazza Risorgimento
Quarrata (Pistoia), 10 giugno 2015 - "C’è stata una rissa. Anzi, una rapina. Qualcuno ha sentito degli spari. E alla fine c’è scappato il morto". La notizia dell’aggressione, avvenuta lunedì sera, nel kebab di via Montalbano, a pochi metri da piazza Risorgimento a Quarrata, ha fatto il giro dei bar della piana, ed è finita anche sui siti internet d’informazione. Una scazzottata in effetti è avvenuta, sembra per un vecchio debito dovuto per un affitto, ma a confondere molti dei passanti sarebbe stato il telo bianco messo dai volontari della Misericordia di Agliana su uno dei feriti, per riparalo dalla violenta pioggia di lunedì sera. E così molti hanno pensato che fosse morta una persona. Ieri mattina, al bar del teatro-cinema Nazionale di Quarrata, in effetti, non si parlava d’altro.
Quella che forniamo, perciò, è una prima ricostruzione dei fatti. L’allarme è scattato intorno alle 22,30 di lunedì: sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo radiomobile e i volontari della Misericordia di Agliana, che hanno soccorso un cittadino marocchino, da tempo residente a Quarrata, e lo stesso titolare del kebab.
Il cliente marocchino è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Jacopo di Pistoia, dove i medici gli hanno dato una prognosi di otto giorni per le ferite riportate. In ospedale è finito anche il titolare del kebab, accompagnato da uno dei suoi dipendenti, perché ferito ad una mano. Sembra che alla rissa abbiano partecipato anche altri due dipendenti del negozio, intervenuti in aiuto del loro amico.
Ieri il titolare del kebab non è andato al lavoro e in servizio c’era uno dei due dipendenti che ci ha raccontato l’accaduto: "Ho dovuto aiutare il mio capo – ha spiegato – perché il cliente lo aveva ferito alla mano. E’ entrato, si sono messi a discutere e alla fine quello ha impugnato le forbici che erano sul bancone e ha ferito il mio amico ad una mano". Opposta la ricostruzione dei fatti resa dall’altro protagonista della scazzottata. "Io ero entrato per chiedere un panino, come faccio di solito, visto che ci conosciamo bene – ha spiegato il giovane marocchino – , ma il proprietario del negozio mi ha risposto che il panino lo avrebbe dato a un cane e non a me. Era arrabbiato perché voleva indietro duecento euro che mi aveva prestato ma, in base al nostro accordo, io avevo già pagato il mio debito aiutando un suo amico a trovare casa. Ecco perché abbiamo litigato".
Ora saranno i carabinieri a chiarire l’esatta dinamica dei fatti. Ma le proteste dei residenti di Quarrata continuano. "Qui non si vive più sicuri come un tempo – spiegano alcuni negozianti del centro – Scene del genere non si erano mai viste». «Io mi sono affacciato alla finestra quando ho sentito arrivare l’ambulanza – ha raccontato un residente della zona – Prima non avevo sentito niente, per via dei tuoni e del temporale, ma quando ho visto il telo bianco sull’uomo steso a terra sono tornato in casa. Tutti abbiamo pensato che ci fosse stato un omicidio".
Martina Vacca e Daniela Gori