
L’aggressione è avvenuta nel quartiere della Vergine (Acerboni/fotoCastellani)
Pistoia, 22 giugno 2025 – Lo hanno trovato nella notte tra venerdì e sabato mentre dormiva alla stazione di Firenze, sotto una coperta, con due lamette in bocca, pronte per difendersi. E’ stato subito fermato.
Su Karim Kone, 21 anni, originario del Mali e che si trova ora nel carcere fiorentino di Sollicciano, grava il fermo di indiziato di delitto congiunto di polizia giudiziaria, emesso quindi dalla Polizia Ferroviaria di Firenze che lo ha rintracciato, e dalla Squadra Mobile della questura di Pistoia che lo aveva individuato.
E’ accusato di aver rapinato e violentato una donna di 74 anni, a Pistoia. Le indagini, come avevamo riportato in esclusiva nella nostra edizione di ieri, sono state immediate, febbrili e serrate, e sono scattate subito dopo la drammatica aggressione, avvenuta nel tardo pomeriggio di giovedì 19 giugno nel quartiere della Vergine.
Oltre che sulla testimonianza della vittima e delle persone a lei vicine, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Pistoia, sotto la direzione del procuratore capo Tommaso Coletta e del sostituto procuratore Giuseppe Grieco, hanno potuto contare anche sulle immagini rilevate dalle telecamere di sorveglianza del quartiere.
Gli investigatori sono risaliti rapidamente all’identità dell’aggressore e lo hanno cercato in tutti gli ambienti in cui avrebbe potuto cercare rifugio e riparo, compreso il centro di accoglienza di Vicofaro dove gli agenti si sono recati per accertamenti.
Ma è poi emerso che, con tutta probabilità, e anche per la vicinanza al luogo dell’aggressione, l’uomo avrebbe potuto trovarsi nella zona della stazione e quindi salire a bordo di un treno, cosa che aveva effettivamente fatto. Le note di ricerca sono state diramate a tutte le pattuglie in servizio.
Il questore Marco Dal Piaz ha seguito costantemente l’evolversi della situazione. Il provvedimento di fermo dovrà ora essere confermato dal giudice per le indagini preliminari.
Da quanto è stato possibile ricostruire, l’uomo si era presentato alla porta chiedendo soldi, ma subito dopo aveva spinto la vittima nell’androne dell’abitazione, tenendola costantemente sotto la minaccia di un coltello, quindi avrebbe abusato di lei, portandole via alcuni beni, tra cui il telefono cellulare.
A dare l’allarme è stata la figlia della donna, rientrata in casa mentre l’aggressore si trovava ancora dentro l’appartamento. Cercava disperatamente la madre, che non le rispondeva e alle sue grida l’uomo si è gettato dalla finestra per poi arrampicarsi sui tetti e dileguarsi. Sono stati chiamati i soccorsi che si sono presi cura della vittima, traumatizzata e in profondo stato di choc.
La notizia di questa terribile aggressione ha destato profonda impressione ovunque. Il sindaco di Pistoia ha così commentato ieri pomeriggio l’operazione della Polizia di Stato.
“Grazie alla Squadra Mobile della Questura di Pistoia per aver individuato l’uomo che giovedì scorso ha violentato e rapinato una donna di settant’anni dopo aver fatto irruzione nella sua casa. L’attività di indagine della Polizia pistoiese ha permesso di rintracciare l’aggressore, che poco fa è stato fermato dalla Polfer di Firenze alla stazione di Santa Maria Novella. Agli agenti va la mia gratitudine. Alla donna e ai suoi familiari vanno i miei pensieri e la vicinanza della città di fronte a un fatto così grave. Che la giustizia, adesso, faccia il suo corso senza sconti”.