Se il museo diventa un teatro. La danza e la musica nelle sale della Gipsoteca Libero Andreotti

Si apre stasera il sipario sulla rassegna dedicata alla scena contemporanea con "Symposium" e "Simbiosi"

Se il museo diventa un teatro. La danza e la musica nelle sale della Gipsoteca Libero Andreotti

Se il museo diventa un teatro. La danza e la musica nelle sale della Gipsoteca Libero Andreotti

Si apre il sipario sulla rassegna realizzata da Teatri di Pistoia e Fondazione Toscana Spettacolo dedicata alla scena contemporanea. Primo di diversi altri appuntamenti promossi nei diversi luoghi del circuito dei Teatri oggi, giovedì 30 maggio (ore 21.15), nella Gipsoteca Libero Andreotti di Pescia. Un museo che diventa altro da sé, che si trasforma in teatro per accogliere due momenti artistici distinti. Si parte con "Symposium" performance di Davide Valrosso che nasce dall’incontro con un musicista che cambia in ogni luogo di rappresentazione dell’azione di danza. In questa occasione Valrosso viene accompagnato dalla musica dal vivo del chitarrista Meme Lucarelli. Un nuovo modo di intendere l’improvvisazione attraverso un unico elemento: una cesta piena di pensieri, in cui ogni persona è chiamata ad aggiungerne uno proprio e prenderne uno altrui. A seguire "Simbiosi" con Laila Lovino e Melissa Bortolotti, per la coreografia di Roberto Tedesco. Le relazioni simbiotiche sono considerate forme inibitrici dello sviluppo o addirittura dannose, in cui l’acquisizione dell’indipendenza e della maturità per la vita adulta è compromessa. È su questa traccia che prende forma la coreografia concepita da Roberto Tedesco per due danzatrici. La caratteristica principale di una coppia di simbiotici è la reciproca dipendenza tra i partner e la scarsa definizione dei confini interpersonali, al punto che più che un incontro tra due individui si realizza la costruzione di un unico corpo psichico. Sarà dunque anche un’occasione per immergersi nella bellezza della Gipsoteca, realtà museale che raccoglie circa 250 pezzi fra bozzetti, calchi, modelli formati in gesso, frammenti e l’archivio personale dello scultore, collocato al secondo piano, che contiene circa 5.600 unità documentarie, arricchito nel 2003, nel 2014 e nel 2021 grazie a ulteriori lasciti voluti dalla famiglia. L’archivio rappresenta uno strumento fondamentale non soltanto per la ricostruzione dell’opera di Andreotti, ma anche per contribuire agli studi sulla vita artistica e culturale, a livello nazionale e internazionale, dei primi tre decenni del Novecento.

La rassegna "Teatri di confine" prosegue fino al 17 giugno con una proposta che combina momenti di danza, circo contemporaneo, prosa e musica. I biglietti sono in vendita a prezzi compresi tra 5 e 12 euro; info e prevendite alla biglietteria del Teatro Manzoni di Pistoia in corso Gramsci 127 (martedì e giovedì dalle 16 alle 19; mercoledì dalle 11 alle 15) e nella sede dell’evento, stasera, da un’ora prima della rappresentazione (info: 333.9250172).

l.m.