REDAZIONE PISTOIA

Scuola e disagi. Einaudi, studenti via dalla sede per tre anni

I ragazzi saranno ospitati in dei container

Scuola nei container

Pistoia, 27 agosto 2019 - Saranno i container ad ospitare i trecento studenti dell’istituto Einaudi che dovranno lasciare le aule di via Pacinotti per la chiusura del plesso storico a causa della stabilità statica a rischio. La determina con cui il presidente della provincia Luca Marmo ha dato mandato agli uffici di procedere con l’affitto delle strutture modulari parla di una sistemazione urgente degli studenti in vista dell’apertura del nuovo anno scolastico. La Provincia prevede l’affitto dei container per un totale di quattro anni ad un costo di più di 700mila euro.

«Vi è la necessità di interdire gran parte del plesso vecchio dell’Istituto Einaudi – scrive la funzionaria dell’unità operativa edilizia provinciale, Elena Zollo – Circostanza che comporta la necessità di approntare idonea struttura modulare a supporto della scuola stessa , in tempi strettissimi, dato l’avvicinarsi dell’inizio del nuovo anno scolastico». Per riuscire a portare a termine l’operazione, la Provincia ha prelevato fondi almeno per quest’anno, dal fondo di riserva dell’ente. E’ stato previsto uno stanziamento immediato di 265mila euro che comprende l’affitto dei container, il montaggio ma anche un piano straordinario in cui sono state inserite le varie opere di urbanizzazione necessarie per la funzionalità delle aule. I container saranno nei pressi della vecchia sede ma dovranno avere la possibilità di allacciarsi alle utenze per luce, acqua e riscaldamento.

Considerata l’urgenza, la procedura attivata dall’ente è quella negoziata. «Va evitata l’interruzione di pubblico servizio – scrive nella determina il presidente della Provincia Luca Marmo. Le variazioni di bilancio sono state previste fino a tutto il 2021 per un totale appunto di oltre 700mila euro.

Intanto l’ente provinciale continua con il monitoraggio sismico e statico delle scuole superiori del territorio. E’ stato dato il via infatti ad una procedura negoziata per controlli più approfonditi dell’istituto Marchi di Pescia.

Michela Monti