
"Scongiuriamo l’ipotesi tendopoli". Le sindache fanno fronte comune
"Chi ha alloggi disponibili chiami in Comune e ci aiuti a evitare la tendopoli". Non usa mezzi termini il sindaco di Pieve a Nievole Gilda Diolaiuti, dopo l’ultima riunione che si è tenuta mercoledì in prefettura sui nuovi sbarchi. La situazione dei 7mila migranti a Lampedusa si riverserà dunque anche, nuovamente, nella provincia di Pistoia e in particolare all’appello sono stati chiamati i sindaci dei nove Comuni di Pieve a Nievole, Massa e Cozzile, Uzzano, Marliana e Serravalle per quanto riguarda la Valdinievole e di Abetone, Quarrata, Agliana e Montale per la Montagna e la Piana.
Il problema più cogente è la mancanza di alloggi disponibili per i prossimi 400-500 migranti destinati alla zona, dunque la prefettura di Pistoia ha invitato i sindaci dei territori interessati dallo smistamento dell’accoglienza a verificare quali spazi avrebbero a disposizione. A cercare dunque soluzioni per evitare misure più drastiche quali, come extrema ratio, l’installazione di tendopoli nei vari territori. "Non vogliamo fare allarmismi – ha spiegato il sindaco di Pieve Gilda Diolaiuti –, ma la situazione è abbastanza delicata. Non è detto che la tendopoli possa sorgere domani, ma vorremmo evitare proprio questo rischio. Il problema è che non ci sono abitazioni disponibili. Mi ero mossa per tempo allertando tecnici e professionisti del settore per segnalare se ci fossero case sfitte. Ma il mercato è sempre più ridotto, specialmente da quando i proprietari non possono più far affidamento nemmeno sul contributo affitti, che è stato tolto. IN una condizione di incertezza economica, evitano di avere degli inquilini. Proprio ieri mentre eravamo dal prefetto – prosegue – mi è arrivata comunicazione di due case a Pieve che sarebbero libere ma in vendita perché, seppur abitabili, prive di conformità energetica. Tuttavia senza la certificazione la stessa prefettura le ha dichiarate indisponibili, mentre i due mini appartamenti per l’emergenza abitativa servono a altro".
Stessa situazione più o meno ovunque. Non si trovano spazi per i migranti. "Noi locali non ne abbiamo – taglia corto il sindaco di Massa e Cozzile Marzia Niccoli – le case popolari sono tutte assegnate e non abbiamo unità d’altro tipo. Abbiamo fatto già un appello pubblico sul sito del Comune, ma non abbiamo ricevuto risposta dai privati. Il nostro è un territorio particolare, non abbiamo spazi nemmeno per la (eventuale) tendopoli".
Arianna Fisicaro