Sciopero degli autisti. Buona l’adesione: "Condizioni di lavoro da rivedere insieme"

Mezzi fermi nella mattinata di ieri: a incrociare le braccia Cgil e Uil. Anche il sindaco Tomasi è intervenuto al presidio davanti la sede di At. "Problemi nell’organizzazione e nel mantenimento degli impegni presi".

Sciopero degli autisti. Buona l’adesione: "Condizioni di lavoro da rivedere insieme"

Sciopero degli autisti. Buona l’adesione: "Condizioni di lavoro da rivedere insieme"

Ha superato il 50% l’adesione allo sciopero dei bus proclamato dalle sigle sindacali Filt Cgil e Uil Trasporti. Lo sciopero, programmato da giorni, era stato promosso per denunciare all’azienda e e alla città le complicati condizioni di lavoro degli autisti e del personale di bordo, alle prese con orari strettissimi tra una corsa e l’altra, difficili da rispettare nel servizio quotidiano. Non solo: nelle motivazioni dell’agitazione anche la lunga fase di incertezza attorno al servizio bus di AT, tanto tra i viaggiatori quanto tra gli stessi lavoratori pistoiesi. "Lo sciopero è andato bene – commenta Massimo Scavetto, responsabili della Uil Trasporti – e più della metà dei lavoratori Autolinee Toscane ha aderito in provincia di Pistoia. É ora che l’azienda comprenda la gravità della situazione dei nostri lavoratori. I sindacati dovrebbero essere parte attiva nel monitoraggio del lavoro che facciamo quotidianamente. Badate bene: noi non vogliamo rubare il lavoro a nessuno, ma sarebbe opportuno che l’azienda raccogliesse di più la collaborazione che noi sindacati offriamo nella gestione del lavoro di tutti i giorni. Ci auspichiamo che il messaggio sia arrivato a chi di dovere".

Sulla stessa linea Andrea Bertini, Filt Cgil: "I nostri sindacati non dovrebbero essere un ostacolo. La nostra organizzazione dovrebbe essere tenuta più aggiornata su ciò che accade in azienda, quanto meno essere consultata, avvertita – sottolinea –. Invece, quasi sempre, veniamo tagliati fuori e subiamo quanto viene deciso a livello di servizio. Noi viviamo questa fase con una doppia difficoltà: da una parte ci siamo noi stessi e le nostre famiglie, come utenti, che non capiamo cosa sta succedendo in azienda, a livello di lavoro e di servizio sul territorio. Figuriamoci, se non lo capiamo noi da dentro, cosa possono comprendere le persone che semplicemente vorrebbero prendere il bus per spostarsi in città".

Durante lo sciopero dei mezzi, realizzatosi tra le 8.30 e le 12.30, si è tenuto un presidio dimostrativo in via Filippo Pacini 47, la sede dell’ex Copit, ora diventata la "casa" di Autolinee Toscane a Pistoia. Qui è intervenuto anche il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi. "Dal presidio di questa mattina – commenta Tomasi – sono emersi due profili di criticità. Il primo è di carattere organizzativo, ovvero delle condizioni lavorative e della gestione sul territorio rispetto agli orari e alle corse del T2. L’altro profilo riguarda il mantenimento degli impegni presi dall’azienda al momento della partecipazione alla gara, in particolare del ricambio del parco mezzi che deve essere nuovo e sicuro. Da mesi i problemi gestionali sono sotto gli occhi di tutti. Ho voluto essere presente anche stamani per dimostrare vicinanza ai lavoratori e dare, per le nostre competenze locali, un sostegno affinché si arrivi ad un miglioramento organizzativo che poi si possa riflettere su un necessario miglioramento del servizio".

Francesco Storai